La Ballata del Vecchio Marinaio: Analisi e spiegazione

La Ballata Del vecchio Marinaio è considerata anche come il grande poema dell’Origine del Male. Uno dei principali obiettivi dell’autore, Samuel Taylor Coleridge, era quello di addentrarsi nella metafisica e da lì trarre una serie di riflessioni. All’interno di questo lungo racconto quale è The Rime Of the Ancient Mariner, le annotazioni non tardano ad arrivare, e infatti, il lettore attraverso questo poema, che da un lato viene visto come una lettura del fantastico, riuscirà a vedere la vera morale della storia ovvero il senso della vita dell’essere umano.Questa acquisizione verrà sviluppata mediante le avventure del protagonista.

Analisi e spiegazione della Ballata del Vecchio Marinaio: Il prologo

La collection of poems inizia proprio con questo racconto di Samuel Taylor Coleridge in cui il protagonista è un Vecchio Marinaio che vuole a tutti i costi narrare le sue avventure ad un wedding guest. In origine, egli ferma l’invitato afferrandolo con la sua mano così skinny e, attraverso questa sottile descrizione, riusciamo ad avere un’idea sull’apparenza del lupo di mare che quasi disgusta l’ospite della festa nuziale “Hold off! unhand me, grey-beard loon!.”Ben presto però l’invitato rimane stupito dallo sguardo bright-eyed del marinaio che lo cattura e lo porta ad ascoltare le sue vicende.

Il Primo Capitolo della Ballata del Vecchio Marinaio

The Ancient Mariner quindi inizia il suo racconto spiegando che, per motivi di sopravvivenza, aveva lasciato il porto con la sua nave, assieme ai suoi fellows, per andare a pescare. Purtroppo, l’imbarcazione andrà incontro a diverse difficoltà. Prima la tempesta poi la foschia, the mist, ed infine la nebbia, tutti elementi naturali che impediscono l’obiettivo primario.

L’episodio più caratterizzante di tutta l’opera è sicuramente l’apparizione di questo animale ritenuto Sacro, ovvero l’Albatros, che mette fin da subito alla prova l’equipaggio perché questo uccello marino mangia i pochi pesci presenti nel mare.

[…]At length did cross an Albatross,

Thorough the fog it came;

As if it had been a Christian soul,

We hailed it in God’s name.[…]

And a good south wind sprung up behind;

The Albatross did follow,

And every day, for food or play,

Came to the mariner’s hollo.

In mist or cloud, on mast or shroud,

It perched for vespers nine;

Whiles all the night, through fog-smoke white,

Glimmered the white Moon-shine.

La Dimensione religiosa all’interno della Ballata del Vecchio Marinaio

Attraverso le righe successive si nota, in un primo momento, l’interpretazione dell’opera in chiave religiosa. In effetti l’assassinio del volatile indica una vera e propria sfida che l’uomo lancia a Dio e alla natura.

‘God save thee, ancient Mariner!

From the fiends, that plague thee thus!—

Why look’st thou so?’—With my cross-bow

I shot the ALBATROSS.

All’istante il vecchio marinaio capisce di aver commesso un crimine che avrà delle conseguenze poco piacevoli. L’episodio dell’uccisione dell’Albatros simboleggia un vero e proprio atto Prometeico. Inizialmente sembra che non ci siano ripercussioni, ma pochi giorni dopo la punizione divina cade sul marinaio e sull’intero equipaggio.

Subentra una calma piatta che impedisce alla nave di avanzare verso l’equatore. Il sole diventa sanguinoso, bloody e insopportabile a causa del suo calore. La scena più toccante è il momento in cui gli altri marinai, dopo essere stati anche loro i carnefici responsabili della morte dell’uccello, decidono di addossare l’intera colpa al vecchio lupo di mare costringendolo ad indossare al collo il corpo oramai senza vita dell’Albatros.

Le Metafore del Poeta all’interno dell’Opera

Dopo aver letto attentamente è possibile affermare che Samuel Taylor Coleridge dona altre immagini significative da cui emerge una natura trasfigurata dall’immaginazione e che egli rende reale.Un’ esempio è l’idea di immobilismo della nave che rimane bloccata. Questa forte rappresentazione acquisisce la sua importanza con la metafora dell’imbarcazione che vediamo fissata come se fosse in un dipinto: “[…]As idle as a painted ship upon a painted ocean”

Un’altra immagine surreale della natura viene mostrata con la trasfigurazione dell’acqua del mare così azzurra in un verde olio stregato che contiene delle immaginarie creature striscianti. «[…] Yea, slimy things did crawl with legs Upon the slimy sea[…] The water, like a witch’s oils, burnt green and blue and white»

La conclusione della Ballata del Vecchio Marinaio

All’interno della terza parte ritroviamo l’episodio dell’allucinazione in cui il vecchio marinaio vede l’arrivo della nave fantasma con a bordo le figure di due donne, Death and Life-in-Death. Queste due terrificanti apparizioni, dopo la morte di tutto l’equipaggio, gli fanno prendere coscienza delle conseguenze della sua orrenda azione nell’uccidere l’uccello Sacro. Nella quarta parte riusciamo a scorgere i sentimenti profondi del capitano della nave. Egli è ancora sconvolto da ciò che è successo ai suoi compagni e prega per loro, si affida a Dio, ma sembra quasi essere ancora turbato.

Dalle sue labbra escono delle parole flebili e sussurrate ma questa azione, quella di rivolgersi al Creatore di tutte le cose, fa sì che la maledizione inizi a spezzarsi. La condanna, infatti, si infrange con la pioggia che bagna alcune parti del suo corpo, simboleggiando una vera e propria rinascita dell’anima del protagonista. Nel frattempo, i suoi compagni di viaggio vengono rianimati e degli spiriti, simili a degli angeli, compaiono davanti agli occhi del Marinaio. Questi poi aiuteranno la nave ad andare ad una velocità incredibile.

Il lungo poema si conclude con l’arrivo dell’equipaggio a destinazione. L’imbarcazione affonda e il Marinaio riesce a salvarsi grazie alla scialuppa di un’eremita ed è lì che avviene la confessione dei suoi peccati grazie alla quale The Ancient Mariner raggiungerà la pace. Gli ultimi versi sono considerati fondamentali perché contengono la reale morale dell’opera.

Farewell, farewell! but this I tell

To thee, thou Wedding-Guest!

He prayeth well, who loveth well

Both man and bird and beast.

He prayeth best, who loveth best

All things both great and small;

For the dear God who loveth us,

He made and loveth all

Alla luce di questa conclusione, si evince che tutta l’opera simboleggia il progresso della vita umana verso la saggezza dopo aver superato tanti ostacoli e vissuto esperienze sia positive che negative.

Il potere dell’Immaginazione: Strumento chiave per Samuel Taylor Coleridge

Al fine di comprendere la genesi della struttura poetica dell’autore Samuel T. Coleridge, si  ritiene opportuno approfondire il concetto di Immaginazione. Il lavoro che fece lo scrittore fu quello di spiegare e successivamente attribuire al concetto di natura il ruolo di genitrice del processo per la creazione poetica.

Per Samuel Taylor Coleridge esistono due tipi di immaginazione: una primaria e una secondaria. La Primary Imagination è una facoltà accessibile a tutti in quanto si fonda sull’utilizzo dei cinque sensi per percepire il mondo ed esegue un pensiero convergente quindi logico. Inoltre, si tratta di un processo inconscio legato alla percezione. Samuel Coleridge riesce a trasfigurare la realtà con l’immaginazione, come possiamo vedere soprattutto in Kubla Khan del 1797.

Le immagini che si susseguono all’interno del testo sembrano quelle di una visione in un sogno poiché gli elementi della realtà si fondono con quelli irreali rendendoli tangibili, quasi concreti. Samuel Coleridge invece trascende gli elementi della sua esperienza creandoli  nel vero senso del termine grazie alla sua immaginazione secondaria.

Cosa rappresenta Fancy per Samuel Taylor Coleridge?

Legato alla nozione di immaginazione, Samuel Coleridge affianca un altro importante tema quello di Fancy. In italiano il significato di questa parola corrisponderebbe a “fantasia” quindi ci si chiede per quale motivo l’autore non abbia utilizzato la parola Fantasy. Innanzitutto, è fondamentale affermare che la fantasia è subordinata all’immaginazione che incanala l’inizio di un processo poetico creativo ma nel quale non vi è uguaglianza fra le due cose, visto che non possono essere ritenuti importanti allo stesso modo e dunque, per questo motivo il concetto di Fancy viene considerato inferiore.

La fantasia è la capacità da parte del poeta di sviluppare metafore o similitudini attraverso la combinazione di sensazioni, impressioni e memorie figurative. L’obiettivo principale, infatti, è quello di dare vita a nuove immagini grazie all’unione di illustrazioni già esistenti.

Ritornando alla domanda principale si può rispondere che il termine Fancy, il quale viene più volte ripreso dallo scrittore, porta con sé un significato più effimero e transitorio proprio perché non gioca un ruolo principale nella creazione poetica bensì stimola il poeta a ri-creare l’oggetto considerato.

Federica De Lucia