Henry Fielding è stato un giornalista, uno scrittore e un drammaturgo del Settecento. Seppur contemporaneo di Richardson, si pone in netta contrapposizione all’autore di Pamela.
Nato in una famiglia aristocratica del Somersetshire, si ritrova a soli vent’anni nella capitale inglese, dove comincia a occuparsi di scrittura teatrale. L’iniziale produzione drammatica rappresenta un’importante preparazione alla successiva stesura di romanzi. I suoi attacchi al governo punirono le sue opere con il licensing act, una legge di censura promulgata dal Parlamento inglese nel 1737, mettendo così fine al suo lavoro di drammaturgo e sancendo l’inizio della scrittura di romanzi.
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Le caratteristiche dei romanzi di Fielding
Innanzitutto, i testi di Fielding rappresentano uno specchio del mondo a lui contemporaneo. La storia che racconta è sempre affiancata da una fitta e precisa descrizione del contesto in cui si svolge. Sappiamo infatti molto della vita di città e di campagna dell’epoca dall’opera di Fielding, che offre un illuminante ritratto del suo tempo.
La sua scrittura è molto densa e prolissa: molte sono infatti le digressioni e i dettagli, a volte irrilevanti, e il numero dei personaggi è enorme. Inoltre, la parola History solitamente inserita nei titoli dei suoi romanzi indica che il testo racconterà la storia completa dell’eroe o dell’eroina, almeno fino al momento fondamentale del matrimonio.
Fielding racconta la vicenda con ironia e umorismo, filtrando con la lente della satira la sua indignazione verso gli abusi sociali. Anche quando affronta questioni serie infatti si concentra sempre sul lato ridicolo della vicenda.
Tom Jones: il capolavoro di Fielding
La storia raccontata nel romanzo si svolge nell’Inghilterra del XVIII secolo. Il ricco gentiluomo di campagna Mr Allworthy accoglie nella sua dimora un trovatello a cui dà il nome di Tom Jones, che alleverà insieme al nipote ed erede Bilfil. Quest’ultimo diventerà , crescendo, molto geloso del trovatello e farà di tutto per metterlo sotto una cattiva luce agli occhi dello zio. D’altronde, il buono e attraente Tom Jones ha l’abitudine di mettersi nei guai e basterà poco a Bilfil per vedere realizzati i propri desideri. Tom si innamora infatti della benestante vicina Sophia Western, ma la loro relazione è contrastata dal padre della ragazza che non vuole concedere la mano di sua figlia a un trovatello.
L’avventura picaresca di Tom Jones
È così dunque che Tom Jones è allontanato da casa e comincia un viaggio che avvicina decisamente il romanzo al genere picaresco. Il tragitto da Somerset a Londra è infatti ricco di insidie e di avventure, che porteranno persino il protagonista in prigione. Il finale vede Tom ritornare a casa, dove abbraccia Allworthy che scopre che è in realtà suo nipote nominandolo suo erede mentre il padre di Sophia acconsente al matrimonio.
La moralità nel romanzo di Fielding
The History of Tom Jones. A Foundling causò molte controversie alla sua pubblicazione, a causa dei molteplici accenni all’infedeltà sessuale e ai comportamenti immorali dei personaggi. E uno dei più grandi contributi di Fielding allo sviluppo del romanzo riguarda proprio la questione della moralità . Fielding si pone in contrapposizione alle aspettative dei lettori della sua epoca, che richiedevano infatti che i personaggi dei romanzi presentassero comportamenti eticamente esemplari. Lo scrittore si mostra indulgente verso le stravaganze sessuali dei suoi personaggi e presenta a volte situazioni di infedeltà e disonestà .
Famoso il romanzo Shamela, che vuole parodiare Pamela, la casta fanciulla del testo omonimo di Richardson. Shamela è infatti malvagia e lasciva, figlia di una prostituta che cerca di intrappolare incastrare il suo padrone in un matrimonio per lei conveniente.
I personaggi
La scrittura di Fielding è intrisa di ironia e presenta una vena drammatica nei molti elementi da farsa che riempiono la storia di eventi divertenti e inaspettati.
I personaggi sono comicamente imperfetti, ma al contempo molto verosimili. Tom Jones non è infatti un tipo, ma una personaggio complesso, certamente amabile agli occhi del lettori ma con molti difetti. Fielding esplora infatti con grande profondità i suoi personaggi, che risultano alla fine estremamente credibili e plausibili. Tom Jones va dunque inevitabilmente incontro a un’evoluzione: risulta alla fine del romanzo più saggio e maturo.
Gli altri personaggi non sono meno eccentrici e interessanti. Con una vena fortemente satirica Fielding commenta il loro desiderio per i soldi, per il sesso e per l’ascesa sociale, offrendoci così un quadro divertente della società dell’epoca.
Salvatore Cammisa
Fonti:
Henry Fielding, History of Tom Jones. A Foundling, London, Wordsworth Edition, 1992
Paolo Bertinetti, Storia della letteratura inglese, Einaudi, Torino, 2000