Ron Hicks: la dolce poetica dei colori

Leggere un libro e farsi rapire dalla trama del racconto è un effetto che in tanti hanno certamente provato; osservare un dipinto ed esserne rapiti dalla poetica che emana è invece quello che provano coloro che ammirano le opere di Ron Hicks (qui il sito personale).

Giovane artista statunitense, Ron Hicks negli ultimi anni ha acquisito un ruolo di primo piano sulla scena contemporanea presentando la sua pittura dal sottile sostrato impressionistico. Scene di interni richiamanti in maniera evidente una quotidianità da tutti vissuta, abitate da figure femminili spesso affiancate da soggetti maschili che acquisiscono il solo ruolo di dettaglio della composizione.

Ron Hicks
Ron Hicks

Bar dalla tipica architettura degli anni ’30, salotti di case private con un arredamento in stile Art Nouveau, giardinetti pubblici sulle cui panchine trascorrere attimi indimenticabili che restano immobili nella mente come un bacio appassionato.

Una tavolozza di colori dalle tonalità livide in alcuni casi cupe, interrotte da impronte di luce derivanti da colori chiari utili per sottolineare una moda degli anni ormai trascorsi, il tutto corredato da sottili e poco invasivi fasci di luce. Una luce tipica di una giornata plumbea dove il sole cerca di fare capolino dietro la massa informe di nubi, carica di pioggia che si appresta a bagnare i marciapiedi delle metropoli urbane.

La figura femminile è indagata in maniera intima, nelle sue pose più rilassate, ma inserita anche in ambienti di vita comune o ritratta in pose di delicato sentimentalismo con l’uomo del quale è innamorata. La donna in posa pensierosa, in atteggiamento enigmatico o interrogativo generata dalla distribuzione di pennellate corpose che in alcuni casi tendono a raggrumarsi in forme simili a dei riccioli dove il colore si raccoglie in maniera più compatta.

Ron Hicks
Ron Hicks

Occhi languidi ma al contempo maliziosi, sguardo accattivante ma in alcuni casi anche impaurito tipico di una giovane ragazza che si sta affacciando da poco al mondo adulto ma che vuole ugualmente apparire più grande di quanto non sia. E poi elementi di contorno che però armonizzano l’intera narrazione pittorica, dettagli che fanno arredo nel caso degli interni o rendono dinamica la scena nel caso di ambientazioni esterne.

Il soggetto maschile invece è visto più nel senso di risolutore, arriva nel momento in cui la donna è fragile, sofferente, la raccoglie in un abbraccio da dietro conferendole tutta la forza di cui necessita e restaurando un equilibrio mentale ed una pacatezza dei sensi che una crisi di nervi avrebbe potuto generare in lei.

La fisicità e l’atteggiamento espresso tramite movenze propositive contraddistinguono la figura dell’uomo, nella maggior parte delle scene sembra essere il catalizzatore dell’azione ma anche allo stesso tempo colui sulla cui spalla appoggiare la propria testa per rilassarsi e farsi trasportare dall’immaginazione.

Le figure di Ron Hicks sembrano quasi interrompersi prima dello scatto più importante, c’è sempre un soffio d’alito che, quando la scena ritrae un uomo ed una donna, intervalla i due soggetti che in maniera poetica preferiscono guardarsi negli occhi o stringersi in un abbraccio prima di unirsi in un appassionato bacio.

Vincenzo Morrone

Fonti: vailgallery.com