Felice Pignataro e il Carnevale di Scampia

Felice Pignataro è stato un artista ma prima di tutto è stato un vero amante di Napoli e della sua periferia più dimenticata, ovvero Scampia, quartiere a Nord della città che troppo spesso è al centro della cronaca nera, non solo locale ma di tutta Italia.

Felice Pignataro: la vita

Nato nel 1940, Pignataro è napoletano d’adozione in quanto nacque a Roma e, cresciuto a Mola di Bari (BA), si trasferì nel capoluogo campano solo nel 1958. Dal 1967 ha portato avanti, insieme alla sua compagna Mirella, una controscuola per i bambini delle baracche, prima al Campo A.R.A.R. di Poggioreale, poi all’I.S.E.S. di Secondigliano. Sposatosi con Mirella nel 1972, si stabilì definitivamente a Scampia, dove ha continuato, per tutto il resto della sua vita, a mettere le sue enormi capacità artistiche al servizio degli ultimi.

Pignataro
Logo del Gridas – Gruppo Risveglio dal Sonno

Nel 1981, con Mirella e altri, fondò l’associazione culturale GRIDAS (gruppo risveglio dal sonno) allo scopo di offrire strumenti per risvegliare le coscienze assopite.

Gombrich definì Pignataro il “più prolifico muralista del mondo” e i suoi 200 murales, tutti nell’hinterland napoletano, sono certamente testimoni della sua prolifica attività. Veri e propri spiragli di luce nel grigio del cemento e dell’abbandono della periferia: soli, bambini, sorrisi che certamente colpiscono i loro osservatori e chi molto spesso quando percorre le strade di Scampia si guarda poco intorno.

Il Carnevale di Scampia

Ma l’attività di Pignataro non fu solo artistica, o meglio non soltanto puramente artigianale: il suo più grande merito fu certamente l’istituzione nel 1983, sempre attraverso il Gridas, del Carnevale di Scampia, forse il più bel carnevale di Napoli, se non davvero l’unico che abbia un corteo carnascialesco degno di tale nome. La domenica prima del martedì grasso, associazioni vicine e lontane, scuole del quartiere ma anche semplici cittadini si riuniscono per sfilare in un coloratissimo corteo in cui ogni anno viene rappresentato un tema, generalmente di cronaca e attualità. Simboli positivi e negativi, carri e maschere colorate, che, come lo yin e lo yang, che si fondono insieme e terminano la loro sfilata in un falò propiziatorio in cui il male brucia di fronte alla vittoria del bene danzante.

Pignataro
1986 – la balena e la pioggia

Il comune di Napoli dal 2013 ha deciso di omaggiare Felice con l’esposizione delle riproduzioni dei suoi murales all’interno della stazione metropolitana di Piscinola-Scampia, affettuosamente ribattezzata “Felimetrò”, per ricordare l’artista morto nel 2004 dopo una dura battaglia contro un cancro ai polmoni. La sua produzione artistica si è forse arrestata con lui, ma non le sue idee e la sua voglia di combattere, che vivono ancora in sua moglie, Mirella, nel Gridas, che con orgoglio organizza numerose attività di riqualificazione del quartiere, e in tutti coloro che credono che periferia non sia sinonimo di degrado e appiattimento culturale. Il 15 febbraio 2015 torna in scena il Carnevale di Scampia, un delitto non partecipare, non solo per ringraziare chi come Felice Pignataro ha portato in alto il nome di Napoli ma anche per dimostrare che noi in questa città ci crediamo sempre e ovunque, non solo quando si parla di centro storico o di lungomare.

Appuntamento quindi al Via Monte Rosa, 90/b alle ore 10.30…e non dimenticate le vostre maschere!

Per informazioni.

Antonella Pisano