Alberto Angela napoletano: c’è la delibera

Alberto Angela cittadino onorario di Napoli? La risposta è sì! Ed era anche ora.

Noto personaggio della televisione italiana, Alberto Angela è diventato negli ultimi anni uno dei più stimati divulgatori, raccogliendo milioni di italiani davanti gli schermi per seguire programmi come Ulisse o il recente e fortunatissimo Meraviglie, che ha, tra l’altro, fatto il boom di ascolti nella stagione televisiva invernale.

Ma possiamo davvero relegare il dr. Angela al mero strumento televisivo? No, sarebbe ingiusto nei confronti di un uomo che è ben più di questo.

Chi era Alberto Angela prima di diventare Alberto Angela?

Alberto Angela
Alberto Angela a Napoli

Nato a Parigi nel 1962 e figlio dell’altrettanto celebre Piero Angela, Alberto è prima di tutto un affermato e stimato paleontologo: precedentemente alla carriera televisiva, infatti, il dr. Angela ha passato più di 10 anni in attività di scavo, partecipando anche a spedizioni molto importanti in giro per il mondo. L’Indiana Jones italiano per eccellenza, in diverse interviste rilasciate sia a giornali sia in programmi televisivi ha, più volte raccontato anche i pericoli legati al suo mestiere di paleontologo: ad esempio nel 1991, in Etiopia, la colonna di fuoristrada del suo gruppo di ricerca finì in una imboscata tesa dalle tribù Issa e Boimha. Ne seguì una sparatoria dalla quale il dr. Angela ne uscì fortunatamente illeso.

Legata alla parentesi di Ulisse, invece, il sequestro avvenuto nel 2002 nel Sahara al confine tra Algeria e Niger, terminato fortunatamente con la liberazione di Alberto e della sua troupe.

Approdando in televisione tra la fine degli anni 80 e l’inizio degli anni 90, Alberto Angela ha inizialmente lavorato per RTSI (la Televisione Svizzera Italiana) ideando, scrivendo e conducendo il programma Albatros, formato da 12 puntate e riproposto, per l’Italia, da TeleMontecarlo. Da lì, per il dr. Angela, iniziò l’ascesa che segnò collaborazioni proficue con il padre e la creazione di programmi di grande successo come Il pianeta dei Dinosauri, Passaggio a Nord Ovest, Ulisse e, in tempi recenti, Meraviglie. Parallelamente all’approdo televisivo, c’è anche la parentesi come autore con pubblicazioni dal 1989 in poi.

Alberto e Napoli: presto sarà un cittadino onorario napoletano

Alberto Angela
Ai presepi di San Gregorio Armeno

Come dichiarato dal dr. Angela stesso in una intervista rilasciata al Corriere del Mezzogiorno, il suo legame con Napoli nasce alla tenera età di 14 anni. Grazie alla storia millenaria della città partenopea e al talento di Alberto nel saper descrivere i colori e i sapori di Napoli con una commovente bravura ed un alto tasso di coinvolgimento, non dovrebbe destare sorpresa la notizia apparsa ultimamente sulle principali testate: presto il dr. Angela riceverà la cittadinanza onoraria napoletana.

Ma da cosa, o, per meglio dire, da chi è nata questa grandiosa iniziativa? Niente di più semplice: dallo studente di medicina e ottimo comunicatore scientifico Andrea Melluso e dalla brillante archeologa Silvia Vacca. Facciamo, però, un passo indietro di qualche anno:

·      3 settembre 2015: Andrea Melluso lancia su Facebook una petizione per assegnare ad Alberto la famigerata cittadinanza onoraria;

·      anno 2016, parte I: la dott.ssa Silvia Vacca utilizza Change.org per una medesima petizione. Un caso fortuito, che ha portato i due giovani napoletani ad entrare in contatto tra di loro e ad unire le forze;

·      1 settembre 2016: nasce il Comitato promotore per la cittadinanza onoraria di Napoli ad Alberto Angela, con Melluso presidente e Vacca direttore.

·      Anno 2016 – parte II: i consiglieri comunali Carmine Sgambati e Francesco Vernetti, abbracciando la causa di Andrea e Silvia, inoltrano al sindaco di Napoli Luigi de Magistris una prima richiesta per avviare l’iter per il conferimento della cittadinanza onoraria ad Alberto Angela.

E ci fermiamo qui, perché sono così tante le cose da raccontare che un solo articolo non basterebbe. Raccontiamo, invece, informazioni più recenti, dove possiamo contare nel giro di soli tre anni oltre 10.000 (sì, avete letto bene, DIECIMILA) adesioni all’iniziativa, la nascita di una pagina su Facebook (che ha, ovviamente, lo stesso nome del comitato: “Comitato promotore per la cittadinanza onoraria di Napoli ad Alberto Angela”) e… la delibera della giunta!

Già, perché il sindaco de Magistris proprio un paio di giorni fa, rilasciando una piccola intervista su Youtube, annunciava la sua intenzione di portare finalmente la proposta in giunta comunale e ieri, a poche ore di distanza, abbiamo avuto la conferma: Alberto Angela diventerà finalmente cittadino onorario di Napoli. Ovviamente la notizia è stata accolta dal diretto interessato con particolare entusiasmo, rimarcando la storia e il legame che da più di quarant’anni lo lega alla città della Partenope.

Insomma, anni di sacrificio, di dubbi, incertezze, anni passati a doversi guardare continuamente le spalle da chi avrebbe potuto rubare ad Andrea e Silvia l’iniziativa, tre anni non facili, ma che alla fine hanno portato ad un risultato concreto: l’obiettivo è stato raggiunto.

E quindi partono i sorrisi, i festeggiamenti, i sospiri di sollievo, ma, non ce ne vogliano i promotori del Comitato, il merito più grande per questa impresa va a Napoli e ai napoletani, specie alle oltre 10.000 persone che hanno aderito a questa iniziativa, dimostrando la grande stima che provano nei confronti di un grande uomo che ha fatto, e che continua a fare, della cultura e della gentilezza i suoi principali cavalli di battaglia.

Maria Stella Rossi

 

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