Sanremo 2015: esclusi Immanuel Casto e Romina Falconi

Il sottoscritto ci ha sperato per molto tempo, ha tifato per loro, fino quasi a credere che Carlo Conti potesse farci questo regalo, ma così non è stato: Immanuel Casto e Romina Falconi sono stati bocciati, e non prenderanno così parte all’edizione 2015 del Festival di Sanremo.

Nonostante fosse nell’aria e decisamente prevedibile, data la particolarità dei testi dell’artista bresciano, questa esclusione lascia l’amaro in bocca. Ancora una volta, il Festival italiano per eccellenza si dimostra chiuso a determinati tipi di tematiche, attuali come non mai.

Se non avete mai sentito parlare di Immanuel immanuel castoCasto, lasciate che vi rinfreschi la memoria. Manuel Cuni, nato a Villa di Serio il 16 Settembre 1983,  è uno dei personaggi indiscussi del panorama musicale italiano, autore di canzoni come Crash, Escort 25, Killer Star, tutte caratterizzate da un elemento comune: sono pezzi con testi dalla forte connotazione sessuale, all’inizio di matrice prettamente gay, poi allargatasi anche alla sfera erotica in generale, pieni di doppi sensi, anche molto ricercati, e che hanno letteralmente gettato le basi di un genere musicale, di cui Immanuel Casto si sente padre, e che ha denominato Porn Groove.

Ma non tutte le canzoni sono frivole e leggere o semplicemente sboccate, come molti di voi potrebbero averle etichettate: Escort 25, ad esempio, pubblicata, quasi per caso, nel pieno del Ruby Gate, parla del mondo delle escort, spesso e volentieri giovanissime, che al posto di un comune lavoro da impiegata, da segretaria, da operatrice in un call center, ecc. scelgono questo tipo di “carriera”, dal guadagno sicuro e che consente loro di vivere in un apparente lusso ma che, inconsapevolmente, le spinge nel degrado più totale.

https://www.youtube.com/watch?v=vXZPwSdsDuo

Con Killer Star i temi diventano più maturi. Il pezzo parla, all’apparenza, dei serial killer italiani, e di come essi diventino delle vere e proprie star della televisione nostrana, con servizi televisivi, approfondimenti, plastici ricreati in studio (pagati rigorosamente con soldi pubblici), che molti italiani guardano avidamente con i biscotti e il tè in mano. Questa deriva sociale viene definita da Immanuel Casto, sempre nel pezzo in questione, «la pornografia dei sentimenti, drammi catodici per deficienti».

Romina Falconi, invece, ha avuto una carriera molto più normale e meno chiacchierata. Oltre ad essere stata, per anni, una corista di Eros Ramazzotti, ha partecipato, nel 2012, ad X Factor, e questa sarebbe potuta essere la sua seconda volta a Sanremo, dopo il tentativo con il pezzo Ama nell’edizione 2010, condotta da Pippo Baudo. Aveva già duettato con Immanuel Casto in ben due pezzi: Crash e Sognando Cracovia.

E quale sarebbe stata la canzone che la coppia avrebbe portato a Sanremo? Il pezzo si chiama Finché morte non ci separi e tratta il tema della violenza sulle donne, argomento che è sempre più al centro della cronaca nera nazionale. Il testo, come era lecito attendersi, è vibrante e di forte impatto, forse troppo per una giuria fondamentalmente di vecchio stampo (o semplicemente vecchia) e perbenista com’è quella del nostro Festival.

immanuel casto

Anche la componente scenica era stata molto studiata: i due si sarebbe presentati sul palco vestiti da sposi, ogni volta di un’epoca storica diversa, e lei, al termine del brano, sarebbe stata uccisa dal suo partner.

E non è tutto. Per la serata dei duetti con ospiti famosi, la strana coppia aveva coinvolto un’ospite d’eccezione, un vero e proprio pezzo da 90, tanto della musica quanto del web: la drag queen Conchita Wurst, vincitrice dell’Eurovision Song Contest 2014, che, manco a dirlo, aveva aderito con entusiasmo al progetto.

Ma, come abbiamo detto all’inizio del pezzo, tutto è stato bloccato sul nascere e i motivi sono facilmente intuibili, seppur taciuti: testi troppo spinti? Argomenti troppo forti? Troppa violenza per un pubblico benpensante come quello del Festival di Sanremo? Non lo sapremo mai ma intanto, ancora una volta, Sanremo il suo prodotto più originale, e sempre per lasciare spazio ai soliti noti, lasciandoci la consapevolezza che certe cose non cambieranno mai, purtroppo…

Claudio Albero