Animali fantastici – analisi dei film spin-off di Harry Potter

La saga Animali fantastici e dove trovarli è la prova che una buona trama è il punto di partenza per una storia infinita. Joanne Rowling (già autrice di Harry Potter) che ne ha realizzato la sceneggiatura ne sa qualcosa. Ma quali differenze ci sono tra la storia di Harry Potter e quella di Newt Scamander, e quali similitudini? Cosa rende Animali fantastici una storia originale rispetto al precedente lavoro della Rowling?

Prima di Animali Fantastici

Dopo il grande successo di Harry Potter l’autrice non si è fermata e dalla sua penna sono sgorgate altre storie. Il 2001 è l’anno d’esordio di un piccolo libro dal titolo Gli animali fantastici: dove trovarli. Questo libretto, insieme a Il Quidditch attraverso i secoli e Le fiabe di Beda il bardo, era già citato nella saga di Harry Potter stessa. Ma tutti e tre sono passati dal “mondo dei maghi” al nostro mondo. Le fiabe di Beda è un libro di storie per bambini mentre gli altri due sono formulati come libri scolastici. Gli allievi della scuola di Magia frequentata da Harry, stando al racconto, studiavano proprio questi libri.

Animali Fantastici: un libro di scuola

animali fantastici

Con humor inglese la Rowling ha seminato nel libro disegni e frasi in carattere corsivo. Leggendo questi “appunti” il lettore può constatare che il libro che possiede è nientedimeno che la copia su cui ha studiato Harry Potter. Così, alla voce “basilischi“, quando si legge che non ci sono avvistamenti da quattrocento anni, non stupisce che sia riportato il commento: «questo lo credi tu!» La nota è un chiaro riferimento a Harry Potter e la Camera dei segreti.

I lettori più accaniti hanno desunto che il testo sarebbe una copia posseduta da Harry almeno fino al suo quinto anno di studi. Gli “appunti di Harry” disseminati nel libro includono infatti riferimenti anche ai draghi descritti nel quarto capitolo della saga, Harry Potter e il calice di fuoco.

Il mancato incontro tra Harry e Newt

Altra scoperta dei fans: in Harry Potter e il prigioniero di Azkaban, terzo capitolo della saga, c’è una traccia di Scamander. Il nome del mago è infatti visibile sulla “mappa del malandrino” con cui Harry può spiare tutti coloro che camminano nel castello di Hogwarts. La presenza di Newt, a livello narrativo, non è impossibile dato che stando alla Rowling egli era ancora in vita a quel tempo, seppur molto anziano. La domanda è però per quale motivo si sarebbe trovato a Hogwarts in quel momento? Anche a questo è stata data una risposta. In questa storia un ippogrifo riceve la sentenza di morte per decapitazione, avendo ferito uno studente. Che Newt si fosse recato a Hogwarts per impedirne la morte? La teoria è perfettamente coerente con la descrizione della personalità del mago, pronto a salvare ogni animale magico!

Tra libri e figurine

Chi conosceva Harry Potter conosceva anche Newt, ma non solo grazie a libri e film. Nei videogiochi per pc e Game Boy faceva capolino anche un’immagine. Il mago studioso delle creature magiche era infatti menzionato tra le figurine “streghe e maghi famosi” che il giocatore poteva collezionare nel corso di questi giochi. Il profilo era molto diverso da quello che si vedrà anni dopo in pellicola dato che si tratta di un mago molto più anziano. Ma anche questo non è incoerente, infatti tra la storia di Newt Scamander e quella di Harry Potter scorre mezzo secolo!

Newt dunque è una comparsa nella saga di Harry Potter. Un mago che, dopo aver vissuto molte avventure, è giunto alla fine dei suoi giorni.

Animali fantastici in valigia

Il primo film della saga dedicata a Scamander è stato diretto da David Yates nel 2016. La storia è ambientata negli Stati Uniti post prima guerra mondiale, scenario molto diverso dall’Inghilterra di fine millennio in cui vive Harry Potter. Anche in America, però, il mondo dei maghi è separato da quello dei non-maghi. Newt sfida questa regola fin dall’inizio del film girando per le strade di New York con una valigia magica piena di creature leggendarie. Quanto è importante la conoscenza della saga precedente per suscitare la curiosità dello spettatore? Sicuramente chi già conosce le regole dell’universo della Rowling è già abituato all’idea che i due mondi devono restare separati. Tuttavia anche chi vede Animali Fantastici senza conoscerla non può non trovare affascinante la trama del film e restare col fiato sospeso fin dal primo momento.

Un mago “nerd”?

Nell’immaginario collettivo possiamo individuare due tipologie di mago: quello che compie magie e lo studioso. Se in Harry Potter è molto presente la prima (nonostante i giovani maghi passino la loro vita in una scuola) Newt sembra appartenere più alla seconda tipologia. Certo, non resta rinchiuso in un laboratorio. Anzi, proprio tale idea sarà mostrata nel secondo film come la sua paura più grande. Tuttavia Scamander porta il suo laboratorio con sé nella valigia!

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Lo spettatore coglie la grande conoscenza che il mago zoologo ha ricavato da una lunga e attenta osservazione delle creature. Lo stesso pericolo che il mondo magico deve affrontare nel primo film è risolto da Scamander attraverso la liberazione di una delle sue creature. Si può dire che Newt è un mago “nerd” che preferisce lo studio al combattimento.

Magia, natura, amore

Che l’indole di Scamander sia fortemente pacifica è confermata dalla sua appartenenza in gioventù alla casa dei Tassorosso. Tutti gli studenti della scuola di magia di Hogwards, infatti, sono divisi in quattro “case” i cui nomi nella versione italiana sono Grifondoro, Serpeverde, Corvonero e Tassorosso (o Tassofrasso nelle ultime versioni). Quest’ultima conta gli studenti più inclini alla comprensione dell’altro e al dialogo. Lamore per gli animali e per il suo lavoro sono in Newt uniti a un affetto profondo per gli esseri umani. Lo si vede nel suo rapporto con il non-mago Jacob Kowalsky, suo amico e spalla, e in quello con Tina, maga di cui si innamora. Possiamo trovare proprio nell’amore un punto di contatto tra Harry e Newt. Harry è un bambino circondato da maghi che gli vogliono bene e crescendo è disposto a tutto per proteggerli. Newt ama e protegge i suoi animali e coloro che incontra.

Natura e amore: un legame antico?

Studiosi del passato come Giovanni Della Porta e Giordano Bruno, considerati spesso alla stregua di maghi o stregoni, sottolineavano già in misura diversa il legame tra magia, natura e amore. Bruno in particolare, descrivendo quelli che definisce i “vincoli“, evidenziava come eros e natura sono legati e la consapevolezza di ciò è la più alta conoscenza possibile. In Newt c’è l’eco di questa cultura.

Se Harry Potter poteva dire a Voldemort, il mago oscuro, «sono triste per te» ne L’ordine della fenice perché la sua vita era priva di amore, non abbiamo mai visto Newt scagliare una sentenza così forte. Il suo stesso agire diviene lo specchio con cui poter vedere la meschinità di chi agisce in modo opposto.

Natura e magia: un tutt’uno?

Nella prima saga della Rowling l’elemento natura è molto presente, ma come contorno della trama principale. In Animali Fantastici esso assume un ruolo molto più importante. Gli animali fantastici, meravigliosamente ricreati sul grande schermo, sono essenziali per la riuscita del film quanto gli attori. In ciò si può cogliere un messaggio differente tra le due storie. La prima ha un taglio più classico, la vita di un giovane eroe che supera le sue paure. La seconda presenta un tema ambientalista ed “ecologico” in modo più marcato. In ambo le narrazioni il tema è in ogni caso prendersi cura del mondo in cui si vive, azione che richiede una gran forza d’animo.

Animali Fantastici – I crimini di Grindelwald

Il secondo capitolo della saga su Newt si intitola Animali fantastici – I crimini di Grindelwald. Lo scenario si sposta dall’America all’Inghilterra e si moltiplicano i nomi familiari a chi già conosce Harry Potter. Centrale è, ad esempio, il rapporto tra Grindelwald, mago oscuro in cerca del potere assoluto, e Silente, ex professore di Newt e futuro maestro di Harry. Al confronto tra i due personaggi si era più volte accennata nella precedente storia della Rowling. Il film però si conclude lasciando in sospeso la trama, che evidentemente sarà completata nelle prossime pellicole. La data di uscita di questi film è ancora incerta, le riprese infatti sono state sospese a causa del coronavirus. Tuttavia ci sono buone speranze che la saga non resti monca.

Gli elementi narrativi in sospeso; da Credence a Nagini

Molti sono gli elementi narrativi lasciati in sospeso in vista dei prossimi capitoli della saga. Essi riguardano principalmente due personaggi, Credence e Nagini, e la relazione tra Jacob Kowalsky e Queenie Goldstein.

Credence, un giovane mago diventato un obscuriale, una creatura di immenso potere, decide di allearsi con Grindelwald, che lo vede come un grande strumento nelle sue mani. Inoltre, Grindelwald gli regala una fenice, rivelandogli che è il fratello di Silente. La sorte di Credence, così come la sua vera identità, sono uno dei maggiori punti irrisolti di tutta la trama.

Altro nodo irrisolto della trama è la relazione tra Jacob Kowalsky e Queenie Goldstein. Quest’ultima è una maga che sceglie di aiutare Grindelwald nonostante il suo amore per il non-mago Kowalsky. Scelta molto strana, vista la facilità con cui Grindelwald si sbarazza di quelli privi di poteri magici! Tuttavia la maga è in grado di leggere nella mente e questo le conferisce un’arma unica. Che sia in programma un doppiogioco che porterebbe a un colpo di scena?

Riguardo Nagini, se in Harry Potter questo nome evoca il serpente di Voldemort, il mago oscuro, in Animali fantastici non è così. Nagini è una ragazza maledetta destinata a trasformarsi in serpente, mutamento che un giorno sarà definitivo. Ella sembra essere alleata di Scamander, e non di Grindelwald. Se la donna e il serpente di Voldemort sono lo stesso personaggio, quale sarà la sua evoluzione? Che tradisca Newt per Grindelwald? Forse è proprio intorno a questo personaggio che va cercato un filo conduttore tra Grindelwald e Voldemort.

Luigi D’Anto’

Bibliografia

J. K. Rowling, Harry Potter (saga completa)

J. K. Rowling, Gli animali fantastici: dove trovarli, B. Masini, Salani, Milano 2015.

G. Della Porta, La magia naturale, i segreti e le meraviglie della natura, D. Meldi, Giunti, Firenze 2008.

G. Bruno, Opere italiane, G. Aquilecchia N. Ordine, Utet, Novara 2013