Siliconi: perché sono presenti nei cosmetici?

Leggendo sulle etichette di cosmetici, shampoo, balsami e maschere di vario genere sono presenti molti ingredienti, alcuni dei quali sono dannosi per la cura del corpo, dei capelli e del viso, ma anche per l’ambiente. Le sostanze di cui si parla sono siliconi, parabeni, petrolati e paraffine. Ecco in dettaglio tutto ciò che bisogna sapere sui siliconi.

Cosa sono i siliconi?

I siliconi sono polimeri sintetici di condensazione, sono inerti, resistenti e usati come sigillanti, lubrificanti, ma anche come utensili da cucina, materiali isolanti e sono molto presenti anche nei cosmetici. A livello chimico sono polimeri in cui i gruppi funzionali sono legati ad una catena di silicio-ossigeno.

La catena siliconica costituita da ossigeno prende il nome di silossano, composto che presenta come gruppo funzionale R2SiO (dove R è un radicale alchilico, arilico o un atomo di idrogeno). I silossani sono a catena lineare, ramificata e, se al posto delle catene laterali R ci sono fenoli, il silicone è detto polifenilsilossano. In genere i silossani più usati sono quelli che presentano gruppi metilici. Questi composti sono solubili nei solventi organici, idrofobici e flessibili. La struttura di base dei siliconi è:

siliconi
Formula chimica del silicone (monomero)

La loro sintesi comincia a partire dal silicio che viene ottenuto dal diossido di silicio grazie al carbonio; in seconda battuta si procede con la sintesi dei clorisani come RSiCl3 e tale reazione avviene passando sul silicio riscaldato a 280°C il clorometano, in presenza di rame che funge da catalizzatore. A questo punto si esegue la distillazione da cui si ottiene il dimetilclorosilano che viene idrolizzato. Da ciò si ottiene dimetildisianolo, molecola costituita da un gruppo -OH legati al silicio.

Tali gruppi reagiscono spontaneamente per originare il silossano. Questa catena non è sufficientemente lunga per formare i siliconi, per cui tali oligomeri in presenza di un acido, che funge da catalizzatore, condensano velocemente per originare polimeri a catena lunga. Infine per ottenere gel, resine, elastomeri le catene di silossano vengono predisposte in modo da formare un polimero reticolato.

I siliconi possono essere suddivisi in quattro classi:

  • siliconi fluidi;
  • gel;
  • elastomeri;
  • resine.

Siliconi nei cosmetici: perché?

crema

Si sa che questi polimeri sintetici sono usati per le impermeabilizzazioni, per il fissaggio di materiali edili e per le protesi estetiche, ma non tutti sanno che i siliconi sono ampiamente usati nella cosmesi. I tipi di siliconi usati in questo settore sono molteplici, eccone alcuni: cyclomethicone, cyclopentasiloxane, cyclohexasiloxanedimethicone; ma perché sono tanto usati in questo settore? Ecco le ragioni:

  • sono leggeri e apparentemente danno una minore untuosità rispetto ai grassi vegetali;
  • conferiscono setosità alla pelle;
  • sono resistenti al calore, all’ossidazione e non favoriscono la proliferazione dei batteri;
  • evitano la formazione della scia bianca quando si spalma una crema;
  • sono idrorepellenti e non penetrano all’interno della pelle;
  • sono economici e costano poco rispetto ai processi di lavorazione degli estratti naturali.

In che prodotti cosmetici si trovano i siliconi? I siliconi vengono usati per produrre creme solari, che resistono all’acqua, creme viso e corpo per rendere la pelle liscia e setosa, cosmetici per i capelli per lucidarli e renderli profumati, fondotinta, BBcream per coprire imperfezioni di vario genere, come brufoli, acne e punti neri.

Effetti collaterali dei siliconi nei cosmetici

Questi polimeri vengono usati al posto di estratti vegetali naturali nelle creme. Il loro problema è che non penetrando nella pelle non la nutrono, anzi la disidratano sempre di più. Inoltre non essendo idrorepellenti formano uno strato che occlude i pori, aumentando la comparsa di brufoli e punti neri.

I siliconi sono presenti anche nei prodotti per capelli, come balsami, shampoo e maschere; essi non sono pericolosi per la salute, ma per l’ambiente perché non sono biodegradabili e finiscono negli scarichi fognari, inquinando le acque. C’è da dire che fino alla concentrazione del 2% sono tollerabili, ma se sono posti in alte posizioni degli INCI (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients) non sono dermocompatibili e ingannano i consumatori conferendo un apparente aspetto di bellezza.

Roberta Miele

Bibliografia

G. Penazzi – Come sono fatti i cosmetici: Guida pratica alla lettura dell’INCI – Edra.