Maschio: qual è il suo ruolo nell’evoluzione?

La maggior parte degli organismi complessi conta sulla riproduzione sessuale per dar luce ad una nuova generazione. Questa strategia nel corso dell’evoluzione delle specie è risultata spesso la più vantaggiosa, ed è stata adottata diffusamente in natura.

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Scissione binaria

Se nella nostra ed in tante altre linee evolutive questo meccanismo di proliferazione si è imposto sugli altri possibili, risultando più vantaggioso rispetto a processi come la scissione binaria, tipica di forme di vita più semplici, oppure la gemmazione, osservabile ad esempio negli Cnidaria, è perché è risultato più vantaggioso.

Il ruolo del maschio nella riproduzione

Se da un lato la riproduzione sessuale ha rappresentato per molte specie un notevole vantaggio in termini di fitness (successo riproduttivo, misurato in numeri di figli che a loro volta generano prole), essa richiede grandi sforzi e costi senz’altro maggiori rispetto ai meccanismi agamici.

La riproduzione sessuale si basa sull’unione di cellule specializzate, i gameti, provenienti (la maggior parte delle volte) da due individui diversi. Questo rimescolamento genetico permette di aumentare la biodiversità e la capacità di conservazione.

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Darwin fu uno dei primi a parlare di selezione sessuale

La nostra specie presenta due sessi distinti e differenti (il dimorfismo sessuale presenta nell’uomo un grado molto spinto), e ciò richiede un grosso costo evolutivo. Il vantaggio risiede probabilmente nella competizione sessuale che deriva da questa condizione: il maschio compete coi suoi simili per ottenere i favori sessuali della femmina.

Siccome la femmina ha nella gravidanza un fattore limitante, essa ha possibilità riproduttive numericamente inferiori rispetto al maschio: le tocca essere quanto più selettiva possibile per garantirsi la massima fitness possibile, e deve accoppiarsi col maschio geneticamente migliore.

Per questa ragione la competizione tra i maschi è molto accesa. Le femmine selezionano il maschio che presenta le caratteristiche genetiche e fisiche migliori, ovvero quelle che possono garantire alla prole vantaggi ambientali. Inoltre, anche il possedere ed avere accesso ad una certa quantità e qualità di risorse, come anche possedere una posizione sociale rilevante all’interno dei gruppi sono caratteristiche che influenzano la scelta femminile.

Il maschio, competendo per la risorsa-partner, di fatto migliora il pool genetico della generazione successiva, rendendola più resistente all’ambiente e alle sue difficoltà.

La competizione sessuale determina l’evoluzione

Diversi scienziati hanno lavorato per accertare la validità dell’assunto sopra sostenuto circa l’importanza del ruolo del maschio e della competizione per la selezione sessuale nel processo evolutivo della specie.

I ricercatori della University of Est Anglia hanno osservato per

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Tenebrionidae

10 anni l’evoluzione di 50 generazioni di coleotteri Tenebrionidae, pubblicando i risultati che sembrano concordare con le premesse teoriche dello stesso studio.

Matt Gage, uno dei ricercatori del team, sottolinea quanto sia importante la competizione nel processo di evoluzione, in quanto determina chi riuscirà a riprodursi: se questo vantaggio non esistesse, sarebbe teoricamente infatti molto più proficuo un sistema nel quale tutti gli individui si riproducono senza sesso, perché si avrebbe un numero molto maggiore di discendenti.

I coleotteri sono stati sottoposti a diversi livelli di selezione: in alcuni gruppi circa 90 maschi competevano per riuscire ad accoppiarsi con 10 femminine; negli altri la proporzione tra i due sessi tendeva ad un maggiore equilibrio.

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Matthew Gage

Dopo 7 anni di evoluzione accelerata, è arrivato il momento di testare l’effetto delle diverse condizioni sperimentali sui due gruppi, valutandone la salute genica attraverso l’endogamia, un processo nel quale gli individui appartenenti ad una stessa stirpe sono costretti ad accoppiarsi tra di loro. Questo sistema di accoppiamento porta le generazione successive ad accumulare mutazioni genetiche dannose.

I gruppi nei quali la selezione era maggiore sono riusciti a sopravvivere per più di 20 generazioni, mentre in quelli dove l’equilibrio sessuale rendeva superfluo competere si è verificato la completa estinzione entro 10 generazioni dall’inizio del test.

Questo studio dimostra l’importanza del ruolo del maschio nel determinare la salute genica e l’evoluzione della specie. Un’individuo, per vincere la competizione e riuscire a riprodursi, deve trionfare sotto diversi aspetti. Questo meccanismo rappresenta un filtro efficace, che porta la specie a migliorarsi di generazione in generazione.

Lorenzo Di Meglio

Bibliografia

Paul B. Weisz – Zoologia – Zanichelli

Jared Diamond – Il terzo scimpanzé – Bollati Boringhieri

Jared Diamond – Perché il sesso è divertente? Per capire come siamo fatti – BUR alta fedeltà

Desmond Morris – La scimmia nuda. Studio zoologico sull’animale uomo – Bompiani

Brusca&Brusca – Invertebrati – Zanichelli

Sitografia

https://www.uea.ac.uk/about/-/population-benefits-of-sexual-selection-explain-the-existence-of-males?icn=homepage-banner&ici=180515_sexual-selection