Stefano Bersola, Steph. B., c’è bisogno di te!

Stefano Bersola, in arte Steph B. si presenta ai lettori di La cooltura con un’intervista esclusiva presso la nostra rivista letteraria on-line a cui va il nostro più sentito ringraziamento.

Era una fredda sera d’autunno

Stefano BersolaEra un freddo giorno d’autunno di circa vent’anni fa, una tranquillissima sera di un giorno feriale di ottobre inoltrato, la rete televisiva “Europa 7” trasmetteva “City Hunter”, notissimo manga giapponese che narra le spericolate e divertenti avventure del giustiziere (don Giovanni) di Tokyo Ryo Saeba e di Kaori Makimura, sua fida assistente.

Quello che rendeva speciale il manga, oltre al contenuto della puntata, era la sigla d’apertura e chiusura in italiano; sino a pochi anni prima di quella sera, la sigla di “City Hunter” era in giapponese.

In poco tempo però, la canzone di “City Hunter” è diventata un vero e proprio cult della musica pop italiana, che ha come protagonista il giovane cantautore milanese Stefano Bersola, un ragazzo umile dalla voce dolce, leggera e melodiosa.

Chi è Stefano Bersola? (estratto dalla pagina fan Stefano Bersola su facebook)

Stefano Bersola

Stefano Bersola anche conosciuto come Steph B. nasce a Milano sotto il segno del Sagittario. Studia canto jazz dall’età di 15 anni con Tiziana Ghiglioni e approfondisce i suoi studi di tecnica vocale con Patrizia Conte.

Nel 1998 inizia la sua carriera di cantante e autore incidendo, come solista, sigle di cartoni animati giapponesi per la Yamato Video, con la collaborazione artistica di Alberto Radius e Nicolò Fragile.

City Hunter” riscuote grande successo, e a seguire “Patlabor”, “Magic Knight Rayheart”, “Mi hai rapito il cuore Lamù” e “Sun College”.

Il nuovo millennio lo vede impegnato in due progetti di Gospel contemporaneo,
TGP (The Global Performance) diretto da Manfredi Trugemberger e UGM
(Urban Gospel Movement) diretto da Angela Baggi, con i quali partecipa a conventions e a concerti nei teatri nazionali.

La collaborazione con Nicolò Fragile dà vita nel 2002 al primo CD singolo di Steph B. “Out of my life” pubblicato dall’etichetta New Music International. Il brano, licenziato in vari paesi, consegue un successo europeo inaspettato ed in particolar modo in Spagna dove, dopo il tour estivo 2003, incide la versione “Fuera de mi vida”.

Parallelamente a questo progetto, Steph B. ha co-partecipato ad alcune produzioni musicali dance di grande rilievo tra cui Pavesi Sound feat. Steph B. “Believed in love” e “Ultra Lights feat. Steph B. “18 Mhe Yxe” brano interamente cantato in lingua russa che pubblicato nel 2005 va al vertice delle classifiche in diversi paesi europei, in particolar modo in Francia, pubblicato da Sony Music.

Nel 2012 crea il progetto JAZZ in TRANSLATION, ancora in attività, che traduce brani storici e moderni della musica soul & pop in chiave jazz acustica e in Jam session e partecipa al programma in prima serata di Rai1 “Punto su di te”.

Un 2014 ricco di novità per Stefano Bersola e un grande ritorno nel mondo dei cartoni animati con la Pubblicazione di Yamato Video del CD intitolato “Anime Songs” presentato in anteprima ad Etna Comics dove si esibisce in apertura del concerto di Cristina D’Avena. Nel 2015 si esibisce nel concerto “Sigle da ’90” ideato da Radioanimati a Lucca Comics & Games con più di 50.000 persone.

Dal 22 febbraio 2016 va in onda dal lunedì’ al venerdi alle 20:00 in prima visione su Cartoonito (Canale 46 del DDT) la sigla incisa per la serie TV d’animazione “Super Wings” in collaborazione con i Raggi Fotonici.

Intervista col cantante:

Quando si parla di Stefano Bersola, agli appassionati di manga viene subito alla mente “City Hunter”; più degli episodi, è la sigla che hai scritto con Massimo Parretti a far cantare intere generazioni. Hai mai pensato che questa canzone potesse diventare un vero e proprio cult per gli adolescenti italiani?

Assolutamente no, anzi per molto tempo ho pensato che nessuno la ricordasse. È stato solo dopo l’uscita dell’album “Anime Songs” di Yamato Video, in cui per la prima volta venivano pubblicate tutte le mie sigle che mi si è aperto un mondo. In quel momento mi sono reso conto di quanti appassionati ci fossero delle sigle che ho cantato. È stato un tuffo nel passato e una nuova vita nel mondo delle serie d’animazione soprattutto oggi che con la sigla dei Super Wings sto crescendo una nuovissima generazione.

Sogni mai di presentarti a Sanremo con un tuo brano musicale?

Sanremo è una grande vetrina per poter presentare la propria musica ma personalmente non lo ritengo un sogno.

C’è una persona, un personaggio o un cantante del passato che ispira le tue canzoni?

Ti confesso che non mi ispiro a nessuno, mi piace essere sempre molto personale nella mia musica anche quando interpreto canzoni di altri artisti.

Oggi è difficile emergere nei settori che si occupano di arte, cultura e musica perché la concorrenza è molto forte. Hai qualche consiglio da dare ai giovani che vogliono affacciarsi in questo mondo?

Credo che non si debba avere paura della concorrenza perché ognuno di noi è speciale a suo modo e ineguagliabile.

Il mio consiglio è quello di credere fermamente nella propria passione e se la si vuole trasformare in un lavoro, oggi più che mai è necessaria molta determinazione e disciplina. C’è una visone distorta di quello che significa essere degli artisti, perché apparentemente può sembrare una vita ideale e facile ma non è così.

Ci sono molti sacrifici da fare e consiglio a chi vuole fare il cantante di prepararsi e studiare per esserlo al meglio.

Da un po’ di anni sei ospite fisso al Lucca Comics. Ti aspettiamo a Napoli?

Sto girando l’Italia con lo spettacolo “Un viaggio d’anime” prodotto da Lucca Comics & Games insieme a grandi ospiti come Pietro Ubaldi, Luigi Lopez e Maurizio Merluzzo. Napoli è una città che amo, la gente ha uno spirito straordinariamente diverso dalle altre città. Negli anni 90 quando ho cantato a Napoli, l’accoglienza e il calore sono stati unici. Spero proprio di tornarci.

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