Westeros: l’Età degli Eroi e i Primi Re dei Sette Regni

Westeros: i leggendari eroi dei Sette Regni

L’origine della storia comune dei Sette Regni viene fatta risalire alla figura del leggendario Aegon il Conquistatore. Quando l’eroe della nobile Casa dei Draghi invase i territori di Westeros, si trovò infatti di fronte Sette Regni diversi per usanze, tradizioni e storie, culture che unificò sotto il proprio dominio donando unità al Continente Occidentale

Nonostante le loro differenze, questi regni avevano in realtà un’origine comune, essendo stati fondati dai Primi Uomini, vissuti molto tempo prima dell’arrivo di Aegon. Erano proprio loro ad aver dato vita al Regno del Nord, al Regno della Montagna e della Valle, al Regno delle Isole di Ferro, al Regno della Roccia, al Regno dell’Altopiano, al Regno delle Terre della Tempesta e, molto più a sud, all’assolato Regno di Dorne.

I Sette Regni erano stati, sotto il loro dominio, floridi e ricchi di splendidi castelli e fortezze, che fungevano da luogo di ritrovo, non soltanto per viandanti e artisti, ma anche per nobili signori provenienti da terre diverse e lontane. Varie figure leggendarie emersero durante questo antico periodo, passato alla storia come Era degli Eroi.

Uno degli Uomini del Nord, importante figura di questa leggendaria epoca antica, fu Bran il Costruttore, passato alla storia con tale appellativo per aver fatto erigere sia la Barriera che la fortezza di Grande Inverno, luogo in cui avrebbe avuto origine la nobile Casa Stark. Egli fu inoltre il Primo Re del Nord.

WesterosAltre leggende di quest’epoca sono legate ai mari glaciali che bagnano Westeros e alla figura del Primo Re delle Isole di Ferro. Noto anche come Re Grigio, egli prese in moglie una delle sirene del mare e durante un duro scontro riuscì ad arrecare ferite mortali a Naggah, il primo drago marino di cui si abbia notizia. Si dice che la famiglia Greyjoy, signora di Pyke, discenda proprio da questo valoroso re in grado di sconfiggere il temibile drago venuto dal mare.

Il fruttuoso e redditizio Regno delle Terre dell’Ovest, note anche come terre di Castel Granito, probabilmente il più ricco e possente tra i Sette Regni, era governato dalla generosa Casa Casterly. La sua poderosa fortezza le fu però sottratta con l’inganno dall’affascinate truffatore Lann l’Astuto, uomo dalle subdole strategie, la cui nobile discendenza sembra aver dato origine alla Casa Lannister.

Lontano dal freddo Nord, le ricchissime e fertili Terre dell’Altopiano appartenevano al primo Re di Alto Giardino, noto ai più con il nome di Garth Manoverde, imbattuto eroe che indossava una corona creata con fiori e viti abilmente intrecciati in una ghirlanda colorata. Egli fondò la casa Gardner, dalla quale discende la nobile ed elegante Casa Tyrell.

Nelle ventose Terre della Tempesta viveva un nobile guerriero, Durren, abile con la spada e dotato di grande coraggio che si innamorò, ricambiato, di Elenei, figlia del dio del mare e della dea del vento, la quale per lui rinunciò alla propria natura divina condannandosi ad una vita mortale. I genitori però non apprezzarono il suo gesto ed invocarono venti, tempeste e maremoti per distruggere la fortezza eretta sulla Baia della Tempesta da Durren. Egli, disperato per aver perso la propria casa ed il proprio potere, dichiarò guerra aperta agli dei e, sfidandone l’ira ultraterrena, scappò con la sua sposa.

westerosDa quel momento in avanti il giovane guerriero fece erigere molti castelli che crollarono però sotto l’azione del vento e del mare. Uno di essi, Capo Tempesta, resistette al furore divino permettendo a Durren di donare finalmente una capitale al proprio dominio. Egli divenne dunque il primo Re della Tempesta, passando alla storia con il soprannome di Dolore degli dei.

Appartengono a questa epoca altri eroi valorosi come Symeon Occhi di Stelle, il leggendario cavaliere cieco, Serwyn con lo Scudo a Specchio, famoso cavaliere della Guardia Reale dei Primi Re, che uccise il terribile drago Urrax. Anche nobili famiglie come i Blackwood, i Mormont, i Karstark discendono da cavalieri dell’Età degli Eroi.

Queste figure sono soltanto alcune di quelle che popolano le antiche storie raccontate e tramandate attraverso narrazioni orali, ballate popolari nei Sette Regni per poi essere trascritte dai loro più celebri dotti. Storie e leggende rappresentano quindi il lascito culturale più importante di quest’originaria epoca di Westeros. Ma quali furono le sue caratteristiche principali?

L’Età degli Eroi fu innanzitutto un periodo di pace che fece seguito al patto stretto tra Primi Uomini e Figli della Foresta dopo secoli di guerre. Come sottolineato, ad esso risalgono anche le origini delle nobili casate note ai lettori delle “Cronache del Ghiaccio e del Fuoco”.

L’Età degli Eroi durò circa quattromila anni permettendo alle civiltà discendenti dai Primi Uomini di formarsi e diversificarsi dando vita ai Sette Regni che Aegon avrebbe conquistato circa trecento anni prima dell’inizio delle vicende narrate ne il Trono di Spade. Gli uomini del Nord sono quelli che più di tutti restarono fedeli alle leggi più sacre ed antiche dei Primi Uomini oltre che a valori quali l’ospitalità e l’onore.

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In questa pacifica era tuttavia i Sette Regni di Westeros dovettero affrontare anche, secondo quanto riportano le più oscure e intricate leggende, un lunghissimo e gelido inverno, noto come la Lunga Notte, periodo a cui si fa risalire la comparsa degli Estranei. I Primi Uomini furono in grado di affrontarli forgiando soltanto armi in vetro di drago.

Nel corso dei secoli, i Guardiani della Notte, i Confratelli in Nero confinati sulla Barriera, si impossessarono di queste armi e continuarono a custodirle preparandosi al momento in cui i terribili avversari sarebbero ritornati. Anche i vecchi abitanti dei villaggi del Regno del Nord continuano a raccontare dell’ oscurità che invase il mondo durante la Lunga Notte, un periodo senza fine di morte e distruzione, e credono che il potente Re della Notte e l’Esercito dei Non Morti siano in attesa del momento opportuno per invadere di nuovo i Sette Regni.

Ma nulla di ciò che riguarda l’Età degli Eroi può essere asserito con sicurezza dato che:

“I Primi Uomini ci hanno lasciato solamente rune incise sulla pietra, per cui tutto quello che pensiamo di sapere sull’Età degli Eroi, sul Tempo dell’Alba e sulla Lunga Notte si basa su resoconti scritti dai septon migliaia di anni dopo. Alla Cittadella, ci sono arcimaestri che mettono in dubbio tutto questo. Quelle storie antiche sono piene di re che hanno regnato per secoli, e di cavalieri che percorrevano la terra migliaia di anni prima di diventare cavalieri.”

L’Età degli Eroi pare dunque destinata a rimanere un indistricabile groviglio di storia e leggende, acquisendo in tal modo un fascino decisamente peculiare.