Trilogia contro la violenza al cinema Hart di Napoli

Martedì 30 maggio 2017, alle ore 11:30, il cinema Hart di Napoli ha ospitato un interessante evento in anteprima nazionale: La trilogia contro la violenza, organizzato da Antonio Mocciola e Gianmarco Cesario.

Per una produzione Scacco Matto e Gianfranco Unione Management, da un’idea dell’imprenditore campano Gianfranco Unione, prende vita questo interessante progetto al cinema Hart di una trilogia di cortometraggi accomunati da un argomento centrale ed affidati alla regia di Alessandro Derviso.

Il fattore comune della trilogia è per l’appunto la violenza;  che viene osservata da varie prospettive e in differenti ambiti e quadri sociali. Con lo scopo di indurre alla riflessione e al progresso gli spettatori, i corti toccano tutte le fasce d’età, di sesso e di ruolo.

Tre trame intrecciate da un unico filo rosso

trilogia
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Il primo (in ordine di proiezione), Gli spettatori, è una sceneggiatura di Piero Disogra che guarda alla tematica del bullismo sforzandosi di non demonizzare neanche la figura stessa del “bullo”, concentrandosi su un aspetto trascurato della questione: il perché. Non per giustificare, ma per comprendere l’altro. La violenza subita alla base della violenza applicata, questo il messaggio più importante che trapela dal corto. Ambientata in una scuola, precisamente nell’istituto paritario San Giorgio, la storia ha per protagonisti gli stessi alunni, che con simpatia e coraggio da vendere si sono lanciati in questa piccola impresa di sensibilizzazione, incoraggiati dalla dirigente scolastica Carolina Amato che ha messo a disposizione la struttura oltre che i piccoli “attori”.

Il secondo cortometraggio, invece, si incentra su un altro tipo di violenza: quella domestica; materiale e psicologica, applicata da un marito ai limiti della civiltà (Lando Buzzanca), contro una inerme moglie (Francesca Della Valle).

trilogia
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L’ultimo passo del perdono è sceneggiata oltre che diretta da Alessandro Derviso, e sottolinea una sfaccettatura trascurata della violenza: la violenza richiama la violenza. Niente lacrime, litanie o denunce; ma forte desiderio di vendetta, in un circolo vizioso che non fa più distinzione fra vittime e carnefici.

In ultimo, certamente non per importanza, troviamo Anima ribelle. Un’anima ribelle alla morte, quale si rivelerà. Ma un’ anima ribelle anche alla vita. Il protagonista Danilo Rovani, presente anche negli altri corti, da il meglio di se in questo spaccato di vita che a Napoli conosciamo tanto bene. È la violenza della malavita, infatti, la sfaccettatura del tema affrontata nel terzo corto, vincitore del premio Napoli in corto e di conseguenza partecipante di diritto al Rolling Film Festival di Londra. Brillante l’espediente narrativo della sceneggiatura firmata Derviso e Disogra, che non lascia trapelare nulla di se fino alla fine. Competenti gli attori, adatte le colonne sonore, di Fabrizio Castania, che ha musicato tutti e tre i lavori con brani originali.

O primm nemic tuoj si tu”: con questo mantra inizia il corto,  e questo mantra accomuna la tematica della violenza guardata da ogni angolazione. Il topos della violenza è stato affrontato secondo una prospettiva che fa da monito: si rivolta sempre contro l’usurpatore, e rende un violento anche chi ha subito, in un circolo vizioso che non porta a nulla di costruttivo.

Nella speranza che il messaggio riesca a passare chiaramente, la trilogia sfilerà per festival e scuole.

Letizia Laezza

La trilogia contro la violenza – (pagina ufficiale)