Claire Tabouret: analisi di un io interiore

Figlia di Francia ma adottata dal mondo Claire Tabouret (qui un approfondimento) è una giovane ed intraprendente artista: pittrice e scultrice. Dopo un lungo periodo di formazione tra gli Stati Uniti e la Francia, Claire Tabouret comincia a partecipare in maniera concreta alla scena artistica contemporanea esponendo le proprie opere in rinomati spazi.

La SADE Gallery di Los Angeles ha accolto le opere della giovane artista francofona nel 2016, in maniera inaspettata quanto gratificante anche l’Italia ha potuto accogliere le realizzazioni della Tabouret, precisamente presso Palazzo Grassi a Venezia. Tutte le opere pittoriche o scultoree hanno un dettaglio in comune, il loro volgere lo sguardo al passato, alla memoria più remota e ricca di ricordi, ricordi che aiutano a costruire una storia anche dal punto di vista artistico.

Claire Tabouret
Claire Tabouret

Vecchie fotografie o racconti orali sono le fonti principali alle quali attinge Claire Tabouret, è solita porre come perno principale di tutti i suoi lavori la figura dell’essere umano, visto singolarmente o facente parte di un gruppo. Tali personaggi sono tutti caratterizzati da forme ben precise, messe in evidenza da pennellate corpose e cariche di colore, in grado di sottolineare ancor più la fisicità dei soggetti che spesso assumono un atteggiamento di anonimia o meglio di estraneità dalla realtà circostante, avendo uno sguardo fisso nel vuoto o fisso verso colui che può essere l’ipotetico osservatore.

Raramente ci accorgiamo di una scenografia retrostante, infatti Claire Tabouret non ha l’abitudine di chiarire un ambiente o uno sfondo entro il quale poter inserire i propri personaggi, i quali dunque risultano ancora più estraniati dalla realtà contemporanea, quasi immersi in una dimensione asettica concettualmente.

Il fine di ciascuna di queste opere è di creare una indiretta interazione con lo spettatore, questi non ha l’immediata impressione di coinvolgimento ma è ugualmente portato a generare una ipotetica identificazione nel soggetto che ritrova dinanzi ai suoi occhi, soprattutto perché questi creano quasi inconsciamente un rapporto di dipendenza dalla propria immagine.

Claire Tabouret
Claire Tabouret

Una particolarità singolare dei lavori di Claire Tabouret è il volontario inserimento di frasi o citazioni derivanti sempre da una memoria storica, appartenenti ad artisti del passato od a uomini che hanno segnato il tempo.

 

Vincenzo Morrone

 

Fonti: artribune.com, artviewer.org,