Desmond Morris: l’uomo della scimmia nuda

La Gran Bretagna è la terra che ha dato i natali a tanti importanti studiosi e scienziati, alcuni dei quali sono stati talmente rivoluzionari, che senza di loro il pensiero moderno non sarebbe lo stesso. Tra questi è impossibile non partire dal padre della fisica moderna, Isaac Newton, per poi passare al più grande tra i teorici dell’evoluzionismo, Charles Darwin, passando per il matematico Alan Turing, per arrivare a pensatori più moderni, come Stephen Hawking e ancora Desmond Morris, autore de “La scimmia nuda”.

Desmond Morris e la sociobiologia

Desmond Morris scimmia nudaÈ il 1928 quando nel Wiltshire, contea sud-occidentale dell’Inghilterra, nasce Desmond Morris. Fin da giovane si interessa di etologia e in generale di zoologia. Si sposta ad Oxford per approfondire le conoscenze in merito alle discipline e studiare con i professori più autorevoli nel campo, laureandosi proprio con una tesi sul comportamento animale.

Morris arriva al culmine della carriera come etologo e ricercatore proprio negli anni in cui si stava affermando la sociobiologia, una nuova corrente di pensiero, destinata a far luce su molti quesiti legati all’evoluzionismo riguardo i quali fin ad allora (alcuni tutt’ora) si era rimasti all’oscuro.

La sociobiologia si propone di spiegare i comportamenti animali (umani inclusi) attraverso la teoria dell’evoluzione, trattandoli come caratteri sottoposti a selezione naturale, esattamente come per mutazioni fenotipiche fisiche.

Partendo da quest’assunto, i ricercatori impegnati in quest’ambito si sono proposti di dimostrare che i comportamenti evoluti si sono dimostrati più vantaggiosi in termini di fitness, tracciando il percorso cronologico dei cambiamenti legati alle specie nel corso del tempo. Gli individui che assumevano determinate caratteristiche comportamentali riuscivano ad ottenere un maggior successo riproduttivo rispetto agli altri, riuscendo a diffonderle in questo modo nella popolazione.

La scimmia nuda: studio zoologico sull’animale uomo

Gli studi di Desmond Morris trovano il loro punto di convergenza in numerosi saggi di etologia, sociobiologia ed approfondimenti sul mondo animale in generale, dei quali lo zoologo inglese fu autore.

La sua opera più nota è senz’altro rappresentata da “La scimmia nuda“, pubblicato nel 1967, proprio agli albori dell’affermazione della sociobiologia. Sebbene il libro proponga tesi attualmente superate, fu all’epoca un saggio rivoluzionario, che ridefinì il modo di guardare all’evoluzione, soprattutto quella umana, ed ancora oggi continua a dare spunti. Il testo ha venduto più di 10 milioni di copie, tanto da essere tradotto in ben 23 lingue diverse.

Desmond Morris ha studiato a lungo le scimmie, per poi spostarsi all’animale uomo, usando le conoscenze sui primati per ripercorrerne la storia evolutiva, quella comune come anche, e in special modo, quella divergente, cercando di capire cosa ha creato questa divergenza, come e quando è avvenuta, e soprattutto, perché.

L’uomo ne “La scimmia nuda” è osservato in quanto scimmia, e cioè come l’unico tra le 193 specie di scimmie viventi ad essere sprovvisto di peli. L’uomo è per l’appunto, nudo. Ma per quanto cerchi di ignorare l’eredità del suo passato, e cerchi di inventarsi un distacco radicale, un solco profondo volto a giustificare un antropocentrismo saccente e, dall’epoca post-darwiniana, divenuto insostenibile, l’uomo è essenzialmente un primate.

Desmond Morris e la sua idea di evoluzione

Prima di arrendersi alla crisi nella quale è piombato l’uomo nell’epoca del dopo conflitto, che collima con l’inizio della supposta transumanazione, la deumanazione verso la quale homo sapiens crede di essersi lanciato durante il boom economico e la conseguente impennata tecnologica, egli deve recuperare e riconsiderare le proprie radice. Riabbracciando le proprie origini otterrà chiarezza su comportamenti altrimenti difficilmente spiegabili, che si sono evoluti stagliandosi su modelli comportamentali fissati dai suoi antenati scimmioni cacciatori, e da lì conservati fino all’epoca moderna.

Il libro ripercorre la storia di homo fin dall’inizio, dalla cacciata dagli alberi fino all’ascesa al potere e alla conquista del mondo, grazie ad una straordinaria evoluzione cerebrale, che ha consentito di conoscere abilità praticamente inaccessibili ed impensabili per gli altri animali.Desmond Morris scimmia nuda

Il primate frugivoro arboricolo, una volta a terra, ha dovuto fare i conti con un nuovo ambiente, estremamente ostile per chi non ha i mezzi  giusti. Così ha dovuto ridefinire la propria strategia evolutiva, prendendo una strada forzatamente diversa, che ha influenzato enormemente la sua vita sociale e di riflesso, quella sessuale (l’uomo è senz’altro l’animale con le abitudini riproduttive e amatorie più singolari in natura), e viceversa.

La prima svolta che ha conosciuto è stata quella di diventare cacciatore: non avendo i mezzi fisici per competere con gli altri animali, ha dovuto sviluppare l’abilità di sfruttare mezzi esterni, come utensili, che dopo ha addirittura imparato a lavorare. Questo passaggio ha fatto sì che gli ominidi spostassero l’evoluzione da strutture fisiche ad altro da sé, puntando sul progresso tecnologico, e alleggerendo invece il corpo, secondo il principio che l’evoluzione punta al risparmio, ove possibile.

In secundis, i primi ominidi hanno puntato sul numero, capendo ben presto di essere quasi inoffensivi, se presi da soli. In questo passaggio è ben chiaro che è l’evoluzione di meccanismi sociali per creare, gestire e controllare gruppi abbastanza ampi è stata a dir poco fondamentale. Anche questa scelta ha dettato modificazioni dell’assetto fisico, portando infine alla parola, la quale ha richiesto mutazioni importanti a livello cerebrale, così come di tutto l’apparato respiratorio.

Fatta luce su questi presupposti, Desmond Morris risponde a tantissimi altri interrogativi, spiegando come e perché l’uomo ha avuto bisogno di allevare altre bestie, di esplorare il mondo e di rapportarsi col resto del regno animale, e lo fa con un stile rigorosamente, e talvolta crudamente, scientifico, e provocatorio, in un’opera originale, che ha sconvolto e poi fatto riflettere tutti i lettori che ci hanno posato le mani e poi gli occhi sopra.

Lorenzo Di Meglio

Bibliografia

Desmond Morris – La scimmia nuda – Bompiani

Sitografia

http://www.desmond-morris.com/