Parablepsis, una svista nel copiare

La parablepsis, letteralmente dal greco ‘guardare a fianco’, è uno degli errori che possono accadere quando si ricopia manualmente un testo da un originale. Di fatto si tratta di una svista. L’occhio del copista, per errore, salta dei termini, oppure delle righe, dal testo che stava copiando: il risultato sarà un testo più breve, privo di alcune parti.

parablepsis

Parablepsis per omeoteleuto od omeoarco.

La critica testuale, analizzando i vari tipi di errori che insorgono nella trasmissione dei testi, ha individuato due possibili modalità di parablepsis: quella per omeoteleuto e quella per omeoarco.
La parablepsis per omeoteleuto, dal greco ‘stessa fine’, si verifica quando due frasi terminano con la stessa sequenza di parole, mentre quella per omeoarco, dal greco ‘stesso inizio’, può accadere quando due frasi iniziano allo stesso modo.

Mostriamo un esempio con delle sequenze numeriche:

123, 749, 947, 748, 347

Nel copiare manualmente questa serie di numeri, specialmente quando la copiatura si protrae per delle ore, si può essere soggetti a degli errori. Copiando 123, 749, 347 si è commessa una parablepsis per omeoarco, perché l’occhio è saltato dal 74 iniziale del secondo numero al 74 del penultimo. Invece se si copia 123, 749, 947 si commette una parablepsis per omeoteleuto perché sia il terzo che l’ultimo numero terminano per 47 e per una svista (parablepsis) si è convinti di aver copiato in maniera corretta.

Naturalmente l’esempio appena fatto, aveva solamente lo scopo di spiegare la natura dell’omeoteleuto, dell’omeoarco e della parablepsis: esso non poteva rendere bene l’idea della difficoltà della copiatura manuale, ed anzi poteva sminuire la possibilità concreta di commettere un errore del genere, in fondo si trattava solamente si una sequenza di 5 numeri a 3 cifre.

Se invece lo scenario posto di fronte a noi sarebbe questo, le cose sarebbe già diverse:

8497, 3947, 1098, 3864, 3872, 7989, 0118, 3859, 3894, 2847, 5972, 3847, 2947, 0118, 3859, 3947, 1098, 3864, 9374, 2947, 2947, 0264, 4938, 4938, 1985, 3957, 1983, 6077, 0264, 4938, 8364, 3047, 3838, 4836, 0787, 1275, 4387, 4874, 6974, 2835, 4398, 3930, 3949, 4849, 3495, 5985, 3959, 6357, 7984, 1674, 5930, 3594, 9379, 2985, 2620, 5983, 2826, 2829, 2084, 4806, 6083, 0787, 1275, 4387, 2985.

Questa serie più complessa di numeri permette già meglio di comprendere quanto sia facile commettere un errore di copiatura manuale. Ma, ancora una volta, si tratta pur sempre di cifre, con le quali ognuno condivide una certa familiarità.

Se al posto dei tanti comuni numeri arabi, avremmo un testo scritto in una lingua antica, specialmente se in caratteri diversi da quelli latini, allora le possibilità di commettere errori, come la parablepsis, aumenterebbero.

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Parablepsis nella Bibbia

Il testo biblico fa stupire gli studiosi per l’accuratezza con cui, nell’arco di circa 20 secoli prima dell’avvento della stampa, fu copiato a mano. Il motivo è la grande venerazione che gli scribi tributavano ai testi sacri. Ancor più, la copiatura era un vero e proprio lavoro: degli scribi venivano pagati per contare ogni singola lettera manualmente e verificare che non vi fossero state alterazioni. Sfogliando la Torah, ovvero i primi 5 libri della Bibbia Ebraica, troviamo alla fine una serie di scritte minori in colonna: le prime informazioni riguardano l’ultimo libro della Torah, il Deuteronomio, quelle seguenti tutta la Torah.

Versetti totali:

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Stupisce notare che ogni dettaglio venne enumerato. Alcuni numeri vengono prima scritti secondo le migliaia, le centinaia, le decine e le unità, per poi essere ripetuti per intero.

900

55

955

Il suo centro è 10,17

Numero delle pericopi 31

Versetti totali:

5000

800

40

5

5845

Tutte le pericopi

100, 60, 7

167

Parole totali:

79000

800

50

6

Lettere totali:

400000

945

Nonostante questa accuratezza che lascia sbigottiti, la copiatura manuale non può certamente essere paragonabile a quella della stampa, così, anche nella Bibbia e soprattutto al di fuori della Torah, è possibile trovare dei casi di parablepsis.
Un esempio è Giudici 19, 30. Il testo ebraico è abbastanza lacunoso e taglia in modo brusco la sequenza narrativa senza concluderla adeguatamente. Infatti, il testo greco della LXX attesta una versione più ampia dello stesso versetto. La Bibbia greca  ha trasmesso un Gdc 19,30 senza parablepsis, questo è il testo:

Accadde, che chiunque vedeva, diceva: “Non è mai accaduta e non si è mai vista una cosa simile, da quando gli Israeliti sono usciti dalla terra d’Egitto fino ad oggi!” E agli uomini che inviava ordinò: “Così direte a ogni uomo d’Israele: “È forse mai accaduta una cosa simile da quando gli Israeliti sono usciti dalla terra d’Egitto fino ad oggi? Pensateci, consultatevi e decidete!”.

Il protagonista assiste ad una reazione di sdegno e così invia dei messaggeri a diffondere lo stesso messaggio. Ci troviamo di fronte a due frasi che terminano in modo simile. Il testo della Bibbia Ebraica riporta invece un versetto più breve a causa di una parablepsis per omeoteleuto, naturalmente il senso della frase diventa diverso:

Accadde, che chiunque vedeva, diceva: “Non è mai accaduta e non si è mai vista una cosa simile, da quando gli Israeliti sono usciti dalla terra d’Egitto fino ad oggi! Pensateci, consultatevi e decidete!”.

Christian Sabbatini

Fonti

Immagine in evidenza: www.ioarte.org

Immagine media: www.ioarte.org

Bibliografia

Ringrazio il Professor Jean Luis Ska, docente al PIB, dalle cui lezioni ho tratto spunto per l’articolo.

P. D. Wegner, Guida Alla Critica Testuale Della Bibbia. Storia, Metodi e Risultati (Cinisello Balsamo (MI) 2009) 47.

D. Barthélemy, Critique Textuelle De L’Ancien Testament. 1. Josué, Juges, Ruth, Samuel, Rois; Chroniques, Esdras, Néhémie, Esther (Orbis Biblicus Et Orientalis 50/1; Fribourg 1982) 120s.

R. H. O’Connell, The Rhetoric Of The Book Of Judges (Supplements To Vetus Testamentum 63; Leiden-New York 1996) 483s.