Stepchild Adoption tra (molta) ignoranza e realtà

Periodi di cambiamenti per il nostro Paese. Unioni civili e stepchild adoption sono le parole d’ordine odierne ma c’è ancora molta ignoranza a riguardo, specialmente per quanto concerne la stepchild adoption.

Stepchild Adoption, questa sconosciuta

Stepchild Adoption
Vignetta satirica sulla stepchild adoption.

C’è molta confusione circa queste parole. In effetti, però, le cose sono meno complicate di quanto sembrano. Innanzituto, non si tratterebbe di un “privilegio” per le coppie omosessuali come sembrano pensare in molti. La stepchild adoption prevede la possibilità per un bambino di essere adottato dal partner, sposato oppure unito civilmente, del proprio genitore naturale.
Punto.
Ora, in Italia esiste una legge – udite udite! – che regola questo tipo di adozione già dal lontano 1983 e suddetta legge permette l’adozione del figlio del coniuge purché vi sia consenso da parte di quest’ultimo oltre alla tutela dell’interesse del figlio.

Dopo il 2007, il Tribunale di Firenze e quello di Milano hanno esteso la possibilità di adozione anche alle coppie non sposate; per quanto concerne le coppie omosessuali, nel 2011 la Corte di Cassazione concesse l’affidamento di un bambino alla madre convivente con la propria compagna, stabilendo che è frutto di pregiudizio il pensiero che un bambino possa crescere “male” in una famiglia omosessuale. A tal proposito, in effetti, si è aperto un dibattito – oltre che in seno al Governo, com’è noto – tra pediatri, psichiatri e psicologi.

L’acceso dibattito

Secondo le ricerche anglosassoni i bambini cresciuti all’interno di famiglie composte da coppie omosessuali non riportano conseguenze negative sul loro sviluppo psicologico, emotivo e affettivo.

Questa è l’opinione di Daniele La Barbara, direttore della Scuola di Specializzazione in Psichiatria dell’Università di Palermo. Secondo La Barbara, inoltre, il modello di famiglia in Italia è oramai in perenne trasformazione; insomma, ha poco senso parlare di “famiglia naturale” quando il concetto di “naturale” è obnubilato e molto poco chiaro. La Barbara risponde così alle affermazioni di Giovanni Corsello, presidente della Società Italiana di Pediatria, che non ha escluso danni nello sviluppo relazione e psichico nell’età adulta. Queste affermazioni, però, se fatte da un punto di vista scientifico, hanno bisogno di essere supportate da studi scientifici. Come anche ha notato La Barbara, non vi sono ancora famiglie composte da genitori dello stesso sesso riconosciute dalla legge, di conseguenza non è stato mai possibile effettuare studi a tal proposito.

stepchild adoption
Esempio di ostracismo

Il problema sta nell’uso completamente erroneo che si fa del termine “naturale”. Si considera una famiglia composta da due omosessuali come “deviata” o “contro natura”. Ne consegue che un bambino, in una tale famiglia, crescerebbe in modo non consono. Non ci sono chiaramente evidenze scientifiche a sostegno di tale affermazione, si tratta di ideologie – come ha notato Giuseppe Mele, presidente della Società italiana medici pediatri – che, in quanto tali, non possono elevarsi al rango di certezze scientifiche.
Facendo il punto della situazione, si può notare come la Stepchild Adoption per le coppie civili (in base all’articolo 4 della Legge citata supra) eterosessuali sia una realtà da più di trent’anni, mentre non vale lo stesso per le coppie omosessuali.

Parlando invece di tradizione per quanto concerne la famiglia (e usare il termine tradizionale al posto di naturale di naturale già è più indicato), «è in atto un cambiamento culturale molto importante e l’Italia è un Paese attaccato a una visione molto tradizionale della famiglia, che però secondo me non ha più corrispondenza con la realtà perché le cose si evolvono al di là delle leggi.» Come sostiene giustamente La Barbara, è necessario che le leggi si adeguino alle evoluzioni e alle modifiche delle tradizioni; d’altra parte, nessuno troverebbe accettabile applicare l’ostracismo – un provvedimento di cui si fece largo uso nella Grecia classica per esiliare, di solito temporaneamente, persone considerate nocive alla comunità – al giorno d’oggi.

Presto si arriverà alla resa dei conti per quanto concerne le unioni civili e la stepchild adoption; si spera che il nostro Paese possa fare un ulteriore passo verso la modernità.

Luigi Santoro

Fonti

Per l’intervista completa a Daniele La Barbara: clicca qui

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