Amore e scienze umane: un incontro possibile

amore e psicheAmor vincit omnia, recitava Virgilio nelle Bucoliche. Il concetto di amore è quello più usato- e abusato- da tutti coloro che hanno fatto dell’arte il  proprio stile di vita: dai più grandi scrittori della letteratura agli artisti e ai più moderni cantautori. Ognuno di loro ha dato al termine un proprio significato, contribuendo alla realizzazione del vocabolo più complesso e potente del mondo, quello con più significati, spesso equivoci; quello al centro di più storie, quello alla base di numerosi stili di vita. Insomma, la nostra storia culturale- in primis quella italiana- non ha mai tralasciato questo concetto così potente: a tal proposito, nel seguente articolo analizzeremo il punto di vista delle scienze umane.

Lo schema triangolare dell’amore

Chi avrebbe mai pensato che la psicologia, insieme alle scienze umane, avesse potuto dedicare attenzioni ad una tematica che sembrava appartenere unicamente a scrittori e poeti? Eppure è così: la psicologia, in quanto scienza che studia i processi mentali, si è soffermata anche su quei processi che si trovano alle spalle del sentimento amoroso.

Principale punto di riferimento è la teoria dello psicologo Robert Stenberg, il quale ha schematizzato il grande e complesso fenomeno dell’amore attraverso la figura geometrica del triangolo. Secondo la teoria dello psicologo, la descrizione dell’amore completo- o vissuto, quello che tutti sognano- è rappresentata da tre importanti componenti che si possono collocare ai vertici di un triangolo:

  •  l’intimità, intesa come confidenza, affinità e condivisione, la quale determina l’apertura dei propri sentimenti eamore il prendersi cura dell’altro. La sola presenza di questa componente determina la simpatia, forma d’amore paragonabile a quello dell’amicizia;
  • la passione o la sfera impulsiva caratterizzata da attrazione fisica o desiderio sessuale. Esso rappresenta l‘infatuazione, la quale nasce improvvisamente (spesso legata solo all’attrazione fisica) e termina altrettanto improvvisamente, con una delusione dovuta all’idealizzazione della persona amata;
  • l’impegno, ovvero la volontà di mantenere una relazione stabile. La forma d’amore caratterizzata solo dalla presenza di questa componente è definita amore vuoto, che spesso caratterizza i rapporti nei quali i partner stanno insieme solo per non sciogliere un impegno.

Stenberg ha, inoltre, descritto altre forme d’amore nate dalla diversa combinazione fra i fattori. Dall’unione fra intimità e passione nasce l’amore romantico, quello presente in molte opere letterarie, caratterizzato dalla forte intensità ma, nella realtà, destinati a terminare per la mancanza di impegno. Per quei rapporti che durano da molto, consolidati nell’intimità e nell’impegno ma spenti nella passione, Stenberg ha dato il nome di amore amicizia, per indicare la forte componente affettiva ma lontana da quella istintiva. L’ultimo intreccio è l’amore fatuo, caratterizzato da impegno e passione, nei quali l’intimità- e quindi la conoscenza- non è mai maturata, in cui spesso la coppia vive momenti di crisi quando si trova di fronte a impegni non sentiti (non dettati dalla passione). Di seguito, sono riassunte, con un grafico, tutte le combinazioni delineate dallo psicologo.

amore

 

Il matrimonio come fatto sociale

La prospettiva di Stenberg capovolge letteralmente la dimensione sentimentale e legata al cuore della tematica amorosa, schematizzando il fenomeno; nonostante ciò, esso rimane legato ad una dimensione individuale, caratteristica tipica dell’analisi dal punto di vista psicologico. Spostandoci sul fronte sociologico possiamo scoprire un’altra prospettiva dell’amore e, in particolare, sul fenomeno sociale che lo formalizza, il matrimonio. 

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Il sacramento del matrimonio

Il senso comune tende spesso a rappresentare il matrimonio come un evento puramente individuale, caratterizzato semplicemente dalla conoscenza, l’innamoramento che scatta tra due persone e la volontà di costruire una famiglia. Ciò è sicuramente vero ma, secondo il paradigma sociologico della struttura– rintracciabile negli autori classici quali Comte, Durkheim e Marx- la società è un meccanismo dotato di leggi proprie e indipendenti; essa  non si lascia influenzare dai suoi membri ma, al contrario, ne influenza scelte e azioni. Allo stesso modo il matrimonio, che sembrerebbe il fatto privato per eccellenza, quindi voluto dai singoli, è influenzato dalla struttura sociale in cui si vive. Ad esempio, la decisione di legalizzare l’amore tra due individui presuppone l’esistenza del matrimonio come istituzione sociale, cioè un insieme di norme, diritti e doveri che regolano la vita matrimoniale diversamente dalla semplice convivenza. Anche la presenza di alcuni valori all’interno della famiglia- quali privacy e intimità coniugale, estranei in quella patriarcale- dipendono dai mutamenti sociali.

Concludendo, la tematica legata a S.Valentino non è semplicemente frutto delle “ragioni del cuore” come erroneamente si crede; sicuramente, amare è un verbo difficilmente descrivibile, fatta di piccole e grandi cose, ma è altrettanto straordinario scoprire come questo sentimento possa essere studiato e apprezzato sotto diversi punti di vista. 

Alessandra Del Prete

Fonti

Per maggiori informazioni: Dr. Francesco Laurito- La teoria triangolare di Stenberg

E.Clemente R.Danieli, Sociologia. Contesti e problemi del mondo socio-politico, Pearson Italia, Milano, 2012