The Blair Witch Project: il mistero della strega di Blair

Noto e conosciuto è il film “The Blair Witch Project”, che nel 1999 fu campione di incassi cinematografici per una delle pellicole più avvincenti di quell’anno. Il film si basa su una misteriosa leggenda che, dal XVIII secolo, iniziò a circolare tra gli abitanti del piccolo villaggio di Blair, negli Stati Uniti.

Blair e il mistero dei bambini scomparsi

Correva l’anno 1785. Nel freddo mese di febbraio, molti bambini denunciarono alle autorità del paese la signora Elly Kedwad: si sospettava che la donna, di natali irlandesi, obbligasse i minorenni a dare del sangue per misteriosi riti. La donna venne accusata pubblicamente di crimine di sortilegio e di stregoneria e venne bandita dal villaggio. A distanza di un anno molti credettero morta la donna.

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Il bosco vicino il villaggio di Blair

Accadde, però, che i bambini e i genitori che avevano accusato Elly Kedward scomparvero nel gelido inverno e di loro non si ebbe più notizia. I più superstiziosi iniziarono a fantasticare e favoleggiare su quanto era accaduto, finché furono molti gli abitanti che lasciarono il villaggio di Blair per fuggire alla persecuzione della “strega Elly”.

Burkittsville: la leggenda di Blair

Circa mezzo secolo più tardi, venne fondato un nuovo villaggio, Burkittsville, lì dove molti anni prima sorgeva il paesino di Blair. Si racconta ancora che nell’agosto del 1825 molti bambini scomparvero misteriosamente, proprio come era accaduto in passato. I più coraggiosi, che si spinsero nel bosco, secondo la leggenda, videro una ragazza del posto, Treacle Eileen, essere trascinata nel fiume, che scorreva poco vicino al villaggio, da una donna. Nonostante il fondo del fiume non fosse molto profondo, il corpo della ragazzina non venne mai ritrovato. (Alcuni sostennero di aver trovato, invece, legnetti intrecciati e legati come piccole bamboline dalla forma umana).

Accadde ancora nel 1886 che una graziosa bambina, di nome Robin, scomparve misteriosamente ed inutili furono le ricerche degli abitanti di Blair. Il fatto divenne ancora più strano quando, dopo un giorno, la bimba fece ritorno a casa e raccontò di essere stata accompagnata da una signora anziana nel bosco.

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La foresta dei bambini scomparsi

La piccola, che era rimasta per molto tempo in una casa nel bosco, impaurita aveva disobbedito alla vecchia e aveva fatto ritorno a casa. Ma qualche giorno dopo, vennero ritrovati i corpi di cinque uomini che avevano preso parte alla ricerca di Robin: i soccorritori erano stati brutalmente uccisi e abbandonati in un angolo del fitto bosco, chiamato roccia della bara, nei pressi del torrente Teppy West. Cosa era accaduto ai corpi dei soccorritori, che presentavano strane incisioni e ferite?

Quando altri abitanti allarmati dalla notizia, si recarono sul posto e non trovarono i corpi, ma solo un’enorme macchia di sangue e un terribile odore nauseabondo: era l’odore della morte. Dopo oltre un secolo di silenzio e di normalità, la situazione nel piccolo borgo di Burkittsville (Blair) tornò ad essere materia di mistero. Infatti, a partire dal novembre del 1940 scomparvero altri bambini, finché una mattina di fine maggio, un tale che viveva nei boschi, Ruskin Parr giunse in paese gridando e borbottando qualcosa in merito ad un omicidio.

Rustin Parr e il bambino sopravvissuto

Quando la polizia lo catturò e lo interrogò, l’uomo confessò di aver ammazzato brutalmente sette bambini, dopo averli rapiti e condotti nel bosco. Agghiacciante fu il racconto dell’uomo: raccontò di aver seguito dei riti magici per uccidere i poveri innocenti e di aver poi liberato l’ottavo bambino, Kyle Brody. Nella casa dell’uomo vennero trovate sette bare accanto a sette pile di sassi. Il racconto dell’uomo narrava di come una voce fredda e da brivido, gli avesse ordinato come agire, cosa fare e in che modo compiere gli atroci misfatti di cui si era macchiato. Poi quella mattina di maggio, la donna della voce gli era magicamente comparsa davanti ordinandogli di confessare tutto quello che aveva compiuto: il suo compito era finito. 

Sebbene le circostanze erano misteriose, l’uomo, Rustin Parr venne condannato a morte per strage e giustiziato pubblicamente nell’autunno del 1941, mentre Kyle Brody, il sopravvissuto, fu ricoverato in un ospedale psichiatrico, dove morì nel 1971.

Leggende e verità sul mistero della strega di Blair

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La roccia della bara

Storie di bambini scomparsi e brutalmente uccisi hanno creato, con il passare del tempo, la leggenda e il mistero della “strega di Blair”. La più accreditata tra le ipotesi legate al soprannaturale riguarda la teoria, secondo cui, il povero Rusin Parr sia stato posseduto mentalmente da Elly Kesward, la donna cacciata dal villaggio per stregoneria. Forse la rabbia e l’odio avrebbero spinto la donna ad ideare la sua vendetta nei confronti degli abitanti di Blair.

Un’altra ipotesi, di strutturazione non folklorica ma più “accademica”, vorrebbe che l’omicida si sia servito della storia della strega di Blair per commettere gli assassini e per avere poi un “pretesto” alla sua follia omicida. Cosa avrebbe spinto l’uomo a commettere tali atrocità?

Di sicuro, la vicenda è stata alterata e modificata nel corso dei decenni, mescolando la verità storica alla leggenda e al mistero circa la strega di Blair. La verità non si scoprirà mai ma resta significativo e, per alcuni, affascinante il mistero che ancora aleggia intorno alla leggenda di Blair.

Valentina Labattaglia

Sitografia:

https://madfreemind.wordpress.com/2013/11/01/the-blair-witch-project-la-vera-storia-del-mistero-della-strega-di-blair/