Ballerine: come il corpo si adatta alla danza

ballerineSappiamo tutti che la vita delle ballerine non è delle più facili, soprattutto se mettiamo sotto osservazione il corpo e come questo si modifica negli anni di studio fino a cambiare totalmente. Questo tema è stato a cuore a molti studiosi di prestigiose università internazionali, i quali hanno cercato di spiegare e prevedere il deterioramento corporeo tersicoreo.

Scheletri che danzano.

Nadia Magnenat-Thalmann, informatica dell’Università di Ginevra ha deciso di monitorare lo scheletro delle ballerine e realizzando dei modelli animati del loro corpo al fine di prevedere come questo si deteriori in seguito alle continue sollecitazioni interne che ogni passo di danza comporta.

Tra i problemi più riscontrati nei danzatori ci sono spesso quelli legati alle anche; medici e ricercatori studiano queste problematiche utilizzando la tecnica della risonanza magnetica. Questa tecnica non è però dinamica e si limita a studiare solo una porzione limitata di corpo fermo. Allora Magnenat-Thalmann, ha associato alle tradizionali risonanze magnetiche, la tecnica del motion capture: le ballerine scelte come campione si sono rese disponibili ad indossare una tuta mentre eseguivano normalmente dei passi di danza. La tuta registrava così i loro movimenti, che poi sono stati utilizzati per far danzare i loro scheletri.

In questo modo si è potuto studiare quali sono le aree che sono sottoposte a maggiore stress e quindi più soggette a deformazioni che potrebbero in futuro creare gravi problemi. Per arrivare a questi risultati, occorre una settimana di lavoro a soggetto. Un po’ troppo per pensare di estendere la tecnica a ogni danzatore, sicuramente è molto probabile che la tecnica d’analisi sarà utilizzata per i calciatori.

Il cervello delle ballerine.

ballerineNon solo le ossa, anche i cervello delle danzatrici si modifica dopo anni di studio. Le ballerine infatti, dopo interminabili ore di allenamento, evolvono una particolare modalità di trasmissione dei segnali relativi all’equilibrio che permettono loro di effettuare innumerevoli pirouette senza avere capogiri. La ricerca in questione viene dall’Imperial College London che non ha come fine solo lo studio del cervello dei danzatori, ma potrebbe servire ad aiutare chi soffre di labirintite o altri disturbi legati all’equilibrio.

Partiamo dicendo che la sensazione di vertigine causata dal continuo girare su se stessi è dovuta al movimento di un fluido presente negli organi vestibolari dell’orecchio interno, rilevato da piccoli peli. “Una volta smesso di girare, il fluido continua per un po’ a muoversi. Questo ci da la sensazione, anche da fermi, di continuare a roteare” (Focus). Dopo un duro allenamento, le ballerine riescono a non soffrire più di questo problema grazie a una tecnica chiamata spotting, la quale consiste nel concentrarsi su un punto davanti a sé e far sì che la testa sia l’ultima a muoversi e la prima a ritornare su di esso.

Il team di ricerca dall’Imperial College per questo studio ha scelto come campione 29 ballerine e 20 canoiste: le ragazze, sono state fatte roteare più volte su se stesse e poi i ricercatori hanno sottoposto i loro cervelli a risonanza magnetica. La risonanza ha evidenziato notevoli differenze tra i due gruppi in particolare nelle due regioni cerebrali del cervelletto, che processa le informazioni sensoriali provenienti dagli organi vestibolari, e della corteccia, che percepisce il capogiro.

Suania Acampa

Fonti

Focus – Come si muovono le ossa delle ballerine

Focus – Il cervello delle ballerine? Si è adattato alle piroette