Il treno nazista: un tesoro nascosto tra i monti polacchi

Polonia, primavera 1945. La Seconda Guerra Mondiale sta per giungere al termine e per la Germania diventa sempre più evidente la sua capitolazione. Le forze Alleate sono entrate oramai in quasi tutti i paesi europei sotto il controllo tedesco e, tra i due fronti, il più temuto dai soldati nazisti è quello orientale che vede la Russia, con la sua Armata Rossa, liberare paesi come la Cecoslovacchia o la Polonia stessa. Un fronte temuto dai tedeschi anche per la sorte che Stalin avrebbe riservato ai soldati una volta presi come prigionieri.

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Treno corazzato tedesco

Questa prospettiva ha spinto l’esercito nazista a fuggire il più presto possibile da questi territori, ma non prima di aver distrutto e preso opere d’arte o ricchezze da portare in Germania per non farle poi cadere nelle mani della nemica Russia.

È il caso del treno nazista divenuto in queste settimane protagonista di telegiornali ed articoli web e che, scomparso tra le montagne polacche al confine dell’odierna Repubblica Ceca, conterebbe al suo interno proprio un carico, a noi ancora sconosciuto, ricco di oro e opere d’arte trafugate dai tedeschi da città importanti della Polonia come Varsavia.

Il trasporto massiccio di queste grandi quantità di materiali non servì soltanto a rallentare o a danneggiare l’esercito russo ma anche a colpire le popolazioni definite dal regime nazista inferiori e che non avrebbero così più potuto rialzarsi dopo la guerra.

Il treno nazista

La storia di questo treno nazista è molto particolare, una volta partito nel maggio del 1945 dalla città polacca di Breslava, si sarebbe diretto nella zona montuosa di Walbrzych per poi sparire nel nulla. Lì i tedeschi avevano costruito sotto le montagne, sfruttando la manodopera dei prigionieri, una serie di tunnel di varia grandezza per poter nascondere anche treni interi. Tunnel tenuti così ben nascosti da non essere più ritrovati. Questa storia era nota anche ai Russi che, durante la Guerra Fredda, cercarono in quella zona il treno nazista soprattutto spinti dai tesori che conteneva, ma senza alcun risultato.treno nazista

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Castello di Ksiaz

La svolta è di qualche settimana fa quando una radio locale polacca, Radio Wroclaw, ha diffuso la notizia di  una lettera inviata alla sede della Provincia di Walbrzych da un avvocato, Jaroslaw Chmielewski. Nella lettera l’avvocato parlava di due sue clienti, un tedesco ed un polacco, che avrebbero localizzato il punto esatto in cui si troverebbe il treno nazista, quasi sicuramente in una zona tra il monte Sobisz e il castello di Ksiaz.

I due ricercatori e la loro richiesta

I due ricercatori, dei quali non è noto il nome, hanno poi fatto sapere di aver ottenuto le informazioni da un Ex soldato delle SS che partecipò all’opera di occultamento del convoglio e che, a 70 anni dall’accaduto e poco prima di morire, avrebbe rivelato ai due studiosi il luogo dove sarebbe nascosto il treno nazista.

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Opere trafugate in guerra

In seguito, con l’uso di un geo-radar, i due ricercatori  hanno raccolto dati e foto dalle quali sarebbe emerso che il treno nazista  è corazzato e presenterebbe anche dei cannoni automatici, cosa che dimostrerebbe l’enorme ricchezza trasportata dal convoglio.

La notizia è stata anche confermata dal Viceministro della Cultura della Polonia, Piotr Zuchowski, in una conferenza a Varsavia con queste parole: “Al 99% si tratta di quel treno, non sappiamo cosa ci sia davvero a bordo” ed ha aggiunto anche che i due ricercatori hanno chiesto il 10% del valore del carico che verrà ritrovato sul treno nazista in cambio delle informazioni sulla posizione del convoglio.

Si stima che le ricchezze nascoste al suo interno pesino 300 tonnelate e già gli stati protagonisti della storia del treno nazista come Polonia, Russia e quelli facente parte della coalizione anti-Hitler rivendicano questo enorme bottino.

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L’oro che potrebbe essere sul treno nazista

Per gli storici si tratterebbe di un ritrovamento molto importante in particolare per conoscere cosa i tedeschi depredavano dai popoli sotto il loro dominio, ma anche per studiare la natura e il perché di quei tunnel nascosti nelle montagne di Walbrzych.

Fonti:

Sito di: Repubblica.it

Nicholas Lynn H, “The Rape of Europa” , Vintage Book

Claudia Cepollaro