Holi Indiano: la festività religiosa induista piena di colori

Il termine Holi significa “bruciare come il colore che brucia sul volto e che allontana i mali”. È questo il messaggio che tale tipica festività indiana intende trasmettere. Secondo la tradizione, tale cerimonia religiosa induista si celebra nel territorio asiatico il giorno successivo alla prima notte di luna piena, Dhulhendi, nel mese di PhalgunPhalguna (Febbraio – Marzo) rendendo omaggio alla natura attraverso la gioia dei colori e la forza dell’amore.

Rappresenta un mix tra il Carnevale e il San Valentino occidentale e corrisponde quasi ad una festa di primavera doveapprofittando dell’abbondanza di fiori e frutti, si dà vita, in una notte di luna piena, ad un grande falò in cui vengono bruciati ramoscelli secchi d’inverno all’insegna del divertimento allettati da danze e spettacoli musicali.

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Holi: la leggenda

La festa di Holi ha origini antiche e remote. In modo particolare il suo falò richiama una leggenda molto caratteristica che racconta di come la demonessa Holika, donna crudele e vendicativa, venne uccisa in una grande pira che pose fine alla supremazia degli inferi con la proclamazione della vittoria degli dei sui demoni. 

Per inaugurare la festa la notte antecedente al giorno Holi si dà vita ad un falò soprannominato Holika Dahan, dove Holika è il nome del demone delle scritture Hindu e Veda. La mattina seguente la festa esplode in un carnevale di colori, giochi, danze e canti che rappresentano la vittoria del bene sul male, l’arrivo della primavera subito dopo l’inverno, la gioia, la forza delle risate e dei colori che abbandonano i dolori all’insegna dei sentimenti di perdono.

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GulalUn ulteriore significato allude alla gioiosa danza del dio Krishna e delle gopi (mandriane) in una rappresentazione fantomatica in cui egli lancia su di loro polveri colorate. Da tale rappresentazione è divenuta tradizione lanciare sulle persone manciate di colori durante le danze quasi come se la forza della gioia e del riso bruciando attraverso la forza dei colori potessero sconfiggere il male.

Ancora oggi tutto ciò si svolge assiduamente in India, Nepal e perfino in America del Nord ed Europa.

Tale cerimonia ha da qualche anno sede anche a Napoli in occasione del Festival dell’Oriente presso la mostra d’Oltremare (Piazzale Tecchio) nel mese di settembre, trasmettendo, mediante tale evento, la multiculturalità e l’etica orientale ai paesi occidentali rivelando usi, costumi, miti e tradizioni culturali all’insegna del divertimento.

Sabrina Mautone

Fonti

Fonte articolo ed ulteriori informazioni: www.holifestival.org

Fonte immagini Holi: Google.

Curiosità: La prima donna illuminataBuddha GautamaOm – Origine di tutti i mantraLa Trimurti.

Fonte Video: devinsupertramp.