I vincitori del Premio Eisner per la produzione fumettistica americana sono stati annunciati il 13 Luglio 2015 nella sala Indigo dell’Hilton San Diego Bayfront durante il San Diego-Comicon, celebre kermesse della West Coast dedicata al mondo del cinema, dei fumetti e delle arti visive.
L’evento ha anche celebrato l’entrata di diversi artisti nella Hall Of Fame Eisner. Tra questi spicca sicuramente Frank Miller, seguito da John Byrne, Chris Claremont, Bill Woggon, Denis Kitchen e Marjorie Henderson Buell.
La premiazione delle 29 categorie, segna una netta sconfitta del genere supereroistico e di importanti personalità dei colossi Marvel e DC.
Trionfante il team artistico di Saga, la serie Image che porta a casa importanti premi per il terzo anno consecutivo tra cui quello per la Miglior Serie in Corso.
A sorpresa (o forse no) le vittorie del ritorno di Little Nemo con “Ritorno a Slumberland“. Lo storico fumetto onirico di Winsor McCay ritorna in grande stile grazie al duo Shanower-Rodriguez dopo quasi cento anni.
Di seguito i vincitori per categoria della XXVII edizione degli Eisner Awards:
Beasts of Burden: Hunters and Gatherers di Evan Dorkin e Jill Thompson(Dark Horse)
Nella categoria “Best One-Shot” vi è il primo grande sconfitto: Multiversity #1: Pax Americana il primo numero del crossover DC di Morrison-Quitely non riesce a portare a casa l’Eisner, che va invece a favore del thriller “cagnesco” di Dorkin.
-Miglior serie in corso
Saga di Brian K. Vaughan e Fiona Staples (Image)
Per il terzo anno consecutivo, Saga porta a casa uno dei premi più importanti, superando anche l’acclamata serie “Southern Bastards” di Jason Aaron, “The Walking Dead” di Kirkman e la serie Marvel “Occhio di Falco” di Matt Fraction.
-Miglior Serie Limitata
Little Nemo: Return to Slumberland, di Eric Shanower e Garbriel Rodriguez (IDW)
Sconfitto anche il prequel del capolavoro Sandman di Neil Gaiman. Little Nemo dopo quasi cento anni, ritorna finalmente nel coloratissimo e folle mondo di Slumberland, raccogliendo l’eredità di McCay in maniera più che riuscita.
-Miglior Nuova Serie
Lumberjanes, di Shannon Watters, Grace Ellis, Noelle Stevenson e Brooke A. Allen (BOOM! Box)
Vincono gli scouts di Lumberjanes, battendo Kieron Gillen con The Wicked + The Divine e il Rocket Raccoon di Skottie Young.
-Migliore pubblicazione per giovanissimi (dai 7 anni)
The Zoo Box, di Ariel Cohn e Aron Nels Steinke (First Second)
-Migliore pubblicazione per ragazzi (dagli 8 ai 12 anni)
El Deafo, di Cece Bell (Amulet/Abrams)
-Migliore pubblicazione per Teenagers (dai 13 ai 17 anni)
Lumberjanes, di Shannon Watters, Grace Ellis, Noelle Stevenson e Brooke A. Allen (BOOM! Box)
Lumberjanes porta a casa il suo secondo Eisner con il premio per migliore pubblicazione per teenagers.
L’autore di Saga porta quindi a casa anche il premio per il miglior Webcomic.
-Migliore Antologia
Little Nemo: Dream Another Dream, supervisionata da Josh O’Neill, Andrew Carl e Chris Stevens (Locust Moon)
-Migliore pubblicazione basata sulla realtà
Hip Hop Family Tree vol 2 di Ed Piskor (Fantagraphics)
-Migliore Graphic Novel
This One Summer diMariko Tamaki & Jillian Tamaki (First Second)
La graphic novel delle cugine Tamaki è uscita in questi giorni in Italia grazie alla Bao, col titolo “E la chiamano estate“.
-Migliore Ristampa di una Graphic Novel
Through The Woods di Emily Carroll (McElderry Books)
-Migliore progetto di raccolta strisce (almeno 20 anni fa)
Winsor McCay’s Complete Little Nemo, a cura di Alexander Braun (TASCHEN)
-Migliore progetto di raccolta di Comic Book (almeno 20 anni fa)
Steranko’s Nick Fury Agent of S.H.I.E.L.D. Artist’s Edition a cura di Scott Dunbier (IDW)
-Migliore edizione statunitense di materiale internazionale
Blacksad: Amarillo di Juan Díaz Canales & Juanjo Guarnido (Dark Horse)
L’originale fumetto spagnolo ricco di citazioni cinematografiche (principalmente relative ai road movies) e con felini antropomorfi come protagonisti riesce a battere anche “Sotto il segno del Capricorno” di Hugo Pratt.
-Migliore edizione statunitense di materiale asiatico
Showa 1939–1944 and Showa 1944–1953: A History of Japan di Shigeru Mizuki
A grande sorpresa, l’opera storica di Mizuki batte “One Punch Man” di ONE, favorito della categoria fumetti asiatici.
-Miglior Scrittore
Gene Luen Yang per le opere: Avatar: The Last Airbender (Dark Horse) e The Shadow Hero(First Second)
Pesantissima la vittoria del cinese Yang, che si impone sui “pezzi grossi” del genere supereroistico di casa Marvel e DC. Grandi sconfitti sono Jason Aaron (Original Sin, Thor e Southern Bastards), Kelly Sue DeConnick (Ms. Marvel e Pretty Deadly), Grant Morrison con la già citata Multiversity e lo stesso Brian K. Vaughan di Saga e Private eye.
-Migliore Scrittore e Disegnatore
Raina Telgemeier per l’opera Sisters (Graphix/Scholastic)
-Migliore Illustratore
Fiona Staples per l’opera Saga (Image)
Ennesimo premio Eisner dell’artista canadese per la vittoriosa serie “Saga“.
-Miglior Colorista/Artista multimediale
J. H. Williams III per l’opera The Sandman: Overture (Vertigo)
Il prequel del capolavoro di Neil Gaiman riesce ad aggiudicarsi il premio per migliore grafica digitale.
-Migliore Copertinista
Darwyn Cooke per le Variant Covers Mensili della DC Comics
Una scelta che premia lo stile cartoonesco di Cooke, che riesce a battere le copertine della Vedova Nera di Phil Noto e di un enorme Alex Ross che ha illustrato per Batman 66 e Astro City. Una vera sorpresa.
-Miglior Colorista
Dave Stewart che lavorato agli inchiostri di numerose opere, tra le quali: Hellboy, Baltimore, Witchfinder, Aliens: Fire and Stone.
-Miglior Lettering
Stan Sakai per l’opera: Usagi Yojimbo: Senso, Usagi Yojimbo Color Special: The Artist (Dark Horse).