Cos’è la Dislessia?
Quello che accade nei pazienti affetti da dislessia è che la difficoltà di decifrare lettere e suoni si riversa spesso nella incapacità di comprendere il senso dell’intera frase, portando quindi anche un deficit nella comprensione di testi lunghi. Quando, in passato, l’analfabetismo era diffuso in quasi tutto il popolo non si poteva riconoscere questo tipo di disturbo dell’apprendimento, ma adesso che leggere e scrivere è all’ordine del giorno per quasi tutti noi il problema è rilevante e, soprattutto, evidente.
Esiste una riabilitazione?
Attraverso una risonanza magnetica è possibile vedere “accese” le aree del cervello che sono attive durate la lettura, ma se invece il paziente avrà “accese” delle aree del cervello diverse, vorrà dire che si è di fronte ad una persona affetta da dislessia.
I programmi servono principalmente ad esercitare il dislessico ad associare i suoni alle lettere in modo corretto. Facendo pratica, nel tempo il paziente imparerà a leggere le singole lettere e poi a riconoscere le intere parole, proprio come avviene con tutti i bambini a scuola, solo che per un dislessico il processo è più lento. L’importante è che la dislessia venga riconosciuta quanto prima e che vengano attuate le tecniche di riabilitazione in maniera corretta e costante, in modo da poter davvero riscontrare col tempo i miglioramenti. Di solito, i primi a vedere dei problemi sono gli insegnanti delle scuole elementari, ma la diagnosi deve essere fatta da un neuropsicologo.
Quello che possiamo dirvi in conclusione di questo argomento è che, per ora, il problema è poco compreso, causando quindi scarsa attenzione a riguardo e provocando un certo disagio psicologico nelle persone con questo disturbo. E’ facilmente comprensibile che per un bambino affetto da dislessia non diagnosticata sia snervante e avvilente sentirsi sgridare per la sua “mancanza di buona volontà”, quando magari lui invece di volontà ne ha da vendere! Quindi speriamo che col tempo la dislessia sia sempre più riconosciuta e riabilitata, in modo da poter cominciare tutti dalla stessa linea di partenza, senza lasciare indietro nessuno.
Alessandra Spaziano
Fonti: