Assassin’s Creed: i fumetti oltre il videogioco

Il brand “Assassin’s Creed” non ha bisogno di presentazioni poichè tutti ne hanno sentito parlare almeno una volta, per le ambientazioni, la storia o semplicemente le critiche mosse a qualche bug.

Ma non è del gioco che si parlerà in questo articolo bensì della sua controparte fumettistica ed, in particolare, del personaggio di Daniel Cross.

Assassin's Creed
Nikolai Orelov

Chi è Daniel Cross?

Sicuramente il personaggio sarà noto ai fan di “Assassin’s Creed”, data la sua breve apparizione nel terzo capitolo della saga, nel quale però si viene a sapere davvero poco su di lui.

Il suo passato traumatico e doloroso viene spiegato nella saga a fumetti “The fall” e successivamente in “The chain“.

Daniel è un ragazzo con problemi  di droga ed alcol, ma la sua condizione di tossico è in realtà dovuta alle frequenti e vivide allucunazioni derivanti dall’ “effetto osmosi“, conseguenza degli esperimenti a cui è stato sottoposto da parte dell’Abstergo.

Daniel è il discendente diretto dell’assassino Nikolai Orelov, dunque dovrebbe appartenere alla fazione degli Assassini. Tuttavia da piccolo egli è stato rapito dai Templari e sottoposto ad un lavaggio del cervello che lo ha portato ad assassinare il mentore della confraternita causando la crisi della stessa accennata nel secondo capitolo del gioco.

Assassin's Creed
Daniel assassina il mentore della confraternita

La crisi della setta

La crisi degli Assassini è dunque diretta conseguenza delle azioni dell’Abstergo che sfruttando il potenziale, l’albero genealogico e le doti di Daniel per inserirlo nella confraternita, riesce ad acquisire informazioni sensibili circa l’ordine.

Al momento dell’incontro con il proprio mentore, Daniel lo assassina senza nemmeno rendersene conto, gettando la confraternita nel caos e dando avvio ad una grande purga diretta dall’Abstergo che riduce l’enorme e capillare organizzazione degli Assassini a tante piccole formazioni dotate di mezzi di fortuna e perennemente braccate dai Templari.

Assassin’s Creed: Braman

Altro valido titolo della saga fumettistica è Braman, nel quale si raccontano vicende svoltesi dopo il terzo capitolo della saga videoludica. In esso si introducono inoltre un po’ di concetti presenti in “Assassin’s Creed IV –  Black Flag” come la visione dei ricordi degli antenati resa disponibile a tutti tramite un visore simile ad un Oculus Rift.

La storia narrata nel fumetto non è rilevante per lo svolgimento della trama principale della saga e per questo è passata un po’ in sordina, tuttavia essa ha il merito di introdurre i piani futuri dei Templari intenzionati ad acquisire un potere sempre maggiore distribuendo un nuovo prodotto spacciato per semplice intrattenimento videoludico. Per quanto riguarda invece la settadegli Assassini il finale di Braman lascia trapelare una sorta di rinascita accompagnata da un forte desiderio di riscatto da parte dei superstiti.

Assassin's Creed
Aquilus

La serie francese dei fumetti di Assassin’s Creed

Assassin’s Creed, è una serie di fumetti suddivisa in cinque  volumi, pubblicata in lingua francese originariamente solo per il mercato francese e per quello canadese. La serie si suddivide in cinque volumi: Desmond, Aquilus, AccipiterHawk ed El Cakr.

La saga, sebbene sia una rappresentazione fumettistica della serie videoludica originaria, ci offre comunque ulteriori riguardanti altri antenati di Desmond. Tra essi ricordiamo Aquilus,  che operava per il ramo romano della confraternita ed era incaricato di recuperare l’ankh, uno dei frutti dell’Eden posseduto dai Templari. Tramite lui i lettori vengono inoltre a conoscere Accipiter, cugino e confratello di Aquilus nonché antenato di Johnatan Hawk che a sua volta si scopre essere un lontano cugino di Desmond. I due però collaboreranno soltanto per un periodo di tempo limitato poichè il loro incontro avviene durante i preparativi di Desmond per la fuga alla villa di Monteriggioni.

Nuove storie

Recentemente la Ubisoft ha annunciato una nuova serie fumettistica riguardante la saga di Assassin’s Creed al San Diego Comic-con .  Di essa non si sa ancora molto ma la sua stessa esistenza non fa che confermare la potenzialmente infinita longevità di un brand che ha ancora molto da offrire.

Luigi Merola