Serial killer cinematografici con più vittime: la classifica

La figura del serial killer è sempre stata una delle caratterizzazioni più affascinanti in ambito cinematografico. L’omicida seriale è il villain per eccellenza, una presenza oggettivamente negativa ma che riesce a sedurre il pubblico con la sua aura di mistero e la sua totale imprevedibilità. Il serial killer si manifesta con continuità sul grande schermo a partire dal capolavoro hitchockiano Psyco. Il maestro del brivido ci regala lo straordinario Norman Bates rivoluzionando, così, i generi thriller ed horror. Da quel momento, hanno preso vita una miriade di assassini (soprattutto negli anni ottanta), protagonisti di pellicole intramontabili. Mettendo da parte l’interpretazione dei vari attori o la bellezza delle singole opere, scopriamo quali sono stati i più prolifici serial killer visti al cinema.

Serial killer cinematografici: quelli con meno vittime

Non agguantano i primi posti alcuni tra i più famosi personaggi dell’orrore cinematografico. Lo spaventoso clown Pennywise ha turbato generazioni di spettatori ma di omicidi sullo schermo ne ha commessi ben pochi, sicuramente è stato penalizzato dal fatto di apparire in un’unica pellicola (It). Sono presenti in numerose pellicole, invece, Leatherface (Non aprite quella porta) e Pinhead (Hellraiser) ma le morti accertate sono “solamente” poco più di trenta. Quando si parla di serial killer è impossibile non citare John Doe (Se7en) ed Hannibal Lecter (Il silenzio degli innocenti) che, nonostante recitazioni probabilmente superiori alle altre, non raggiungono i primi posti. Niente da fare neppure per Chucky protagonista della saga de La bambola assassina.

5) Jigsaw

È il più giovane, cinematograficamente parlando, tra i cinque killer più sanguinosi. Jigsaw ha compiuto un totale di quaranta omicidi nelle sette pellicole che lo vedono come protagonista, dimostrando una particolare propensione verso il sadismo. Nei vari episodi di Saw, sono tanti i modi in cui vengono uccise le numerose vittime, l’unico denominatore comune è la tortura. Jigsaw intrappola le proprie prede dando loro una vaga possibilità di potersi guadagnare la libertà, ciò attraverso una serie di trappole che minano sia la salute fisiche che psicologica dei malcapitati. Conosciuto anche con il nome di Jonathan Kramer, è interpretato da Tobin Bell.

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4) Freddy Krueger

Nightmare è uno dei pilastri del cinema horror ed ha regalato ai propri fan ben nove titoli, benchè non tutti fossero degni della fama di quest’opera. L’habitat di Freddy Krueger è l’incubo ed è proprio lui a crearlo, insinuandosi nei sogni altrui. Nel conto degli omicidi, si ferma a quota quarantadue. Robert Englund è l’interprete che dà vita a questo spettacolare personaggio (eccetto che nel reboot del 2010) nato dal genio creativo di Wes Creven. Indimenticabile il guantone con i rasoi e la faccia completamente ricoperta da ustioni. Nel primo episodio, troviamo un giovanissimo Johnny Depp al suo esordio cinematografico.

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3) Lubin

È il personaggio meno famoso di questo quintetto ma ugualmente assetato di sangue. I film che lo ritraggono appartengono tutti alla saga del Leprechaun. Come facilmente intuibile dal titolo della pellicola, il protagonista è un leprecano, una sorta di gnomo tipico del folklore irlandese. Non è affezionato a nessun tipo di arma in modo particolare ma se qualcuno gli ruba il suo oro, non ci pensa due volte ad eliminarlo. Spietato, sadico, diabolico ed avido. In Italia ha avuto una discreta fama solamente il primo capitolo, consigliato a tutti gli amanti del genere. Omicidi compiuti: quarantacinque in sette film.

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2) Micheal Myers

La medaglia d’argento va al protagonista di Halloween, comparso in ben undici lavori. Sale sensibilmente il numero di morti che ora raggiungono addirittura la triplice cifra, attestandosi poco sopra i cento. Micheal Myers brilla di una luce maligna ed immortale. La maschera che gli nasconde il volto mette in evidenza il vuoto che è in lui, inteso soprattutto come totale mancanza di sentimenti umani. I suoi film coprono un arco temporale di oltre trent’anni e la saga, dopo i reboot diretti da Rob Zombie, sembra tutt’altro che conclusa. Il primo omicidio è stato compiuto all’età di sei anni ed ha avuto come vittima la sorella maggiore.

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1) Jason Voorhees

Non esiste nessun serial killer che può tenere testa all’omicida con la maschera da hockey (adottata, però, a partire dal terzo capito). Sono ben duecentouno le morti e tredici le pellicole in cui possiamo ammirarlo in tutta la sua violenza. L’immortale di Krystal Lake può vantare una statura imponente, circa due metri, oltre che una propensione per tutti i generi di arma da taglio (machete, coltelli, mannaie, ecc). I dettagli del personaggio cambiano da film a film, l’unica costante è la violenza di Jason. Dotato di una forza ed una potenza sovrumana, ha invaso il panorama cinematografico sin dal 1980, quando uscì il primo capito di Venerdì 13.

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Luca Cerbone