Fumetto americano: una breve introduzione

Benvenuti nella sezione dedicata al fumetto occidentale de La COOLtura! Questa rubrica, che avrà il nome di “Sunday Comics” si propone come un punto di riflessione e discussione sulla “Nona Arte” europea e Made in U.S.A.

La nascita del fumetto

Il fumetto, come tutte le altre espressioni d’arte, nasce come forma di diletto per poi assorbire – soprattutto in area statunitense – numerose influenze derivanti da precisi momenti storici e culturali, incrociando arte figurativa e narrazione scritta.

Alcuni studiosi considerano i bassorilievi egizi come dei veri e propri antesignani del fumetto come lo intendiamo oggi. La ratio di tale affermazione sta nel fatto che questi ultimi, i celebri geroglifici, univano sapientemente illustrazioni e testo. In opposizione a tale teoria c’è chi invece fa risalire l’origine del fumetto alla comparsa dei “baloons”, le ben note nuvolette che veicolano il testo. Non c’è dubbio però che il fumetto resti un artefatto polisemico strutturato su più codici e che rappresenti inequivocabilmente la necessità dell’uomo di narrare storie, verosimili o di fantasia, sovente pregne di riferimenti e citazioni, figlie di attenti e meticolosi studi da parte di autori che prendono a piene mani da altre forme d’arte quali pittura, cinema e musica o dalla cultura di massa.

I Comics

Ad essere oggetto di questa rubrica saranno i “Comics” americani poichè essi sono assolutamente saturi di collegamenti con altre forme artistiche ed in grado di offrire, con la loro continua evoluzione, sempre nuovi argomenti di dibattivo.

Marvel Comics e DC, i due principali colossi dell’editoria fumettistica statunitense, possono essere considerati vere e proprie fucine in continuo lavoro che hanno lasciato segni indelebili nella storia dei baloons dando origine al cosiddetto “genere supereroistico”. Insomma, chi non ha mai letto o guardato l’Uomo Ragno o Batman? Ecco, essi sono solo due dei personaggi di punta di questo universo dell’intrattenimento narrativo, spesso trasporto anche in altri franchise come serie a cartoni animati, film e gadgets,  fonti di guadagni quasi surreali.

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Alcuni dei personaggi dell’universo fumettistico Marvel

L’arte nel fumetto americano sta principalmente nella capacitù di illustrare e raccontare universi narrativi che vengono continuamente compressi e schiacciati in ogni personaggio, che diventa in tal modo un vero e proprio “involucro” di molteplici mondi possibili; questo mette in luce come erronea sia la diffusa concezione del genere supereroistico come mero scontro tra bene e male a base di muscoli, mantelli e poteri. Il supereroe è un personaggio doppiamente complesso: un po’ per ragioni puramente editoriali (il clichè morte-resurrezione è largamente diffuso), ma anche perché la sua narrazione dischiude molteplici atmosfere ricercabili, come si è già detto, in altri artefatti.

Per esempio Tony Stark non è da considerarsi un semplice riccone in una sofisticata armatura (come potrebbe apparire a chi abbia visto unicamente i film che lo riguardano); egli è invece un imprenditore in continua crisi etica a causa dell’operato delle sue industrie, costretto a combattere con i fantasmi del suo passato di produttore d’armi e che spesso inciampa sulle sue gravose scelte che in molti casi hanno modificato la continuity di parecchi archi narrativi. D’altro canto, Iron Man costituisce anche un ottimo richiamo alla corrente cyberpunk, ideatrice del tema della “nuova carne”, della fusione tra l’uomo e la macchina.

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Una delle celebri illustrazioni dell’Uomo Pipistrello di Frank Miller

Allo stesso modo l’immaginario di Gotham City di casa DC pare un enorme reparto di Psichiatria dove ogni villain rispecchia una patologia particolare, caratterizzato da tinte alquanto cupe e fosche, tipiche del genere noir, portato nei fumetti dal grande Frank Miller. Allo stesso modo si potrebbe a lungo parlare dei disegni e delle scelte cromatiche del reparto illustrativo: Windsor-Smith ad esempio mette in scena in “Wolverine: Arma X” un Logan dalla capigliatura “anni ’80” ed in genere una tavolozza di colori molto pulsante, tipica espressione di quel periodo.

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Stan Lee, padre di numerosi personaggi dell’universo Marvel

Insomma, le chiavi di lettura offerte dal fumetto americano sono numerosissime così come le connessioni che si formano di continuo tra personaggi e storie, riferimenti nascosti e culture non da tutti conosciute. Una vera e propria ragnatela, non a caso, la stessa del nostro amichevole Uomo Ragno di quartiere.

Gioacchino D’Antó