I punti chiave del pensiero di Hegel: Realität e Wirklichkeit

In questo articolo ci occuperemo di uno dei maggiori esponenti  dell’Idealismo, corrente filosofica tedesca sviluppatasi tra la fine del XVIII secolo e l’inizio del XIX: Georg Wilhelm Friedrich Hegel.

Hegel

Hegel sente e pensa di vivere in un’epoca di crisi aperta dalla Rivoluzione Francese, che ha scosso i vecchi sistemi di potere e ha posto la ragione sul trono, quindi ha cominciato a distruggere i privilegi nobiliari. Anche se il vecchio mondo resiste, la Rivoluzione francese ha mostrato che qualcosa è cambiato: ha fatto cadere le catene che tenevano gli uomini costretti in una situazione di passività perpetua.

L’autocoscienza

Hegel
I quattro momenti dello sviluppo fenomenologico.

La nostra autocoscienza, cioè l’essere consapevole di noi stessi, non dipende da un principio puramente teorico ma dal fatto che, per millenni, la società è stata composta da servi e padroni; questi ultimi erano tali perché si sentivano riconosciuti dominanti dai servi, e i servi erano servi perché preferivano questa condizione alla perdita della vita.

Dunque, inizialmente, la coscienza del padrone si trova separata da quella del servo. L’umanità avrà bisogno di una lunga evoluzione che ci porterà all’essere consapevoli di noi come padroni di noi stessi e contemporaneamente, per mezzo dei legami sociali, servi di una comunità. Queste figure della fenomenologia rappresentano le tappe che conducono gli uomini a rendersi conto delle catene del passato e li portano a quello che è il sapere assoluto.

Forse, con il sapere assoluto, Hegel sostiene che con la sua filosofia si arrivi alla conoscenza assoluta? Le cose non stanno realmente così: attraverso la fenomenologia è possibile ricongiungere due realtà quali il mondo esterno e  la struttura interna dell’io; Hegel mostra semplicemente che attraverso i fenomeni si può giungere alla razionalità.

La Storia della Ragione secondo Hegel

Concetto cruciale della filosofia hegeliana sarà quello della storia: la storia, per Hegel, sembra mossa dalle passioni umane (amore, odio, ambizione, vanità…) e gli uomini agiscono in vista dei propri interessi ma, nei rapporti con altri uomini, le singole intenzioni si dissolvono e nasce qualcosa di diverso che non risponderà alla nostra volontà. Questa è l’astuzia della ragione. La ragione è immanente nella storia, perché la storia ha un senso: bisogna saperlo interpretare.

Hegel
La differenza tra logica classica e logica hegeliana. La seconda segue il movimento della spirale.

Hegel si è proposto questo arduo compito: scoprire un senso nella storia, che a prima vista appare, dall’esterno, fatto soltanto di tragedie, ma per il filosofo noi dobbiamo immergerci nella storia e sporcarci le mani, entrare e cercare di interpretare questo caos in chiave razionale.

La storia, appunto, si comprende se si assume che le intuizioni umane, lo stato, la famiglia, la società civile, del commercio, del lavoro, delle industrie, possano essere capite perché esiste un senso.

Realität e Wirklichkeit

Una delle frasi più famose e più fraintese di Hegel è quella secondo cui ciò che è reale è razionale e ciò che è razionale è reale. Per Hegel non si tratta del reale in senso empirico, in tedesco Realität, ma è la Wirklichkeit, la realtà effettiva, che, depurata dalle nostre proiezioni, è razionale. La ragione, dunque, contiene in sé delle contraddizioni e la dialettica in Hegel è, appunto, uno sviluppo mediante contraddizione. Ne consegue che ciò che produce effetti contraddittori va analizzato a dispetto delle nostre preferenze e desideri; Hegel ci richiama così al realismo.

Il pensiero di Hegel, come quello dei grandi pensatori, non muore, ma è sottoposto a continue revisioni. Hegel è un pensatore contemporaneo, molto più di quelli esistenti oggi, perché come solo i grandi pensatori possono fare, oltre che cambiare il nostro modo di pensare, ha cambiato la storia del mondo.

Deborah Rosiello

Fonte immagine in evidenza: www.sebastianoisaia.wordpress.com

Fonte immagine media: www.wikipedia.org